1 – Introduzione: per chi è questo percorso?

“21 giorni di guarigione emozionale” è stato pensato soprattutto per coloro che hanno una struttura depressiva, malinconica o bipolare.
Questo percorso sarà certamente di sostegno anche per chi, pur essendo generalmente una persona ottimista, sta semplicemente vivendo un momento difficile; ma soprattutto è nato per sostenere coloro che sentono di aver vissuto a lungo con una sofferenza emozionale, che avvertono in sé una carenza di fuoco e ottimismo, e che non sentono di avere le forze per cambiare atteggiamento.

Tutti infatti possiamo sentirci tristi o scoraggiati, o anche passare un periodo di depressione a seguito di un trauma emozionale, ma le persone con struttura depressiva tendono alla malinconia e allo scoraggiamento in modo molto più compulsivo.
Chi ha una struttura depressiva è di solito una persona molto sensibile alle critiche e vive le sfide della vita sentendosi sempre sotto stress e rischiando facilmente di scoraggiarsi se incontra un ostacolo.

Forse il tratto che più accomuna tutte le persone a struttura depressiva è che hanno una carenza di fuoco. Per usare un linguaggio più terra terra, non sono dotate di quel “sano ottimismo” che permette a tanti altri di affrontare la vita vedendo sempre il lato positivo. Chi ha carenza di fuoco deve conquistarsi questo ottimismo con un profondo lavoro interiore, perché di suo tende a reagire con rassegnazione, sfiducia, scoraggiamento.

Avere una struttura depressiva non significa tuttavia essere depressi nel senso clinico del termine. Si può benissimo avere una vita equilibrata pur avendo una carenza di fuoco, ma la mancanza della “fiamma dell’ottimismo” rende queste persone più facili a perdersi nell’ombra di sé stessi, e la loro capacità di recupero ai traumi emozionali necessita di essere allenata attivamente.

Diversamente, chi ha una struttura bipolare tende a passare molto bruscamente da momenti di grande eccitazione ed espansione (fase maniacale) a momenti di forte contrazione (fase depressiva). Queste persone hanno un fuoco interiore attivo, ma esso non brucia in modo costante, e quando lo fa esplode per poi tornare a spegnersi in breve tempo.

Un altro tratto fondamentale di questo percorso è il lavoro in chiave spirituale.

La connessione con il proprio Divino (anche se con nessun carattere religioso specifico) fa parte integrante del processo di guarigione che propongo. Motivo per cui, un ateo razionalista non troverà grandi benefici in questo percorso!

La persona ideale che potrà invece beneficiarne è qualcuno che desidera una forte connessione con il proprio Divino, ma che talvolta avverte sparire quasi del tutto tale contatto, si sente smarrito e tende persino a perdere la fiducia in quella Presenza che dovrebbe sostenerlo nella sua vita.

Ricapitolando, questo percorso avrà il massimo beneficio per te se:

• Senti di avere una struttura depressiva, malinconica o bipolare (anche se non hai ricevuto nessuna diagnosi medica).
• Sei stato diagnosticato con una depressione lieve, larvata o reattiva.
• Sei stato diagnosticato con bipolarismo medio o lieve.
• Senti in generale una carenza di fuoco interiore (entusiasmo, passione, ottimismo) o uno squilibrio tra i momenti di espansione e contrazione.
• Tendi a scoraggiarti facilmente e sei sensibile alle critiche.
• Tendi a sentirti vittima delle circostanze.
• Desideri una forte connessione con il tuo Divino ma talvolta ti senti abbandonato da lui.

Questo percorso ti sarà di sostegno, ma dovrà essere accompagnato dal lavoro con uno specialista o con un gruppo di auto-aiuto, se:

• Stai vivendo un momento di depressione molto intensa dovuta a un forte trauma emozionale che hai appena vissuto
  In questo caso hai bisogno prima di tutto di attraversare quel periodo di normale sofferenza emozionale che potrà permetterti di elaborare l’esperienza. In questa fase è utilissimo il sostegno di un terapeuta che possa seguirti singolarmente, così come della partecipazione a gruppi di auto-aiuto dove condividere con persone che hanno vissuto un trauma simile al tuo. Fino ai primi 3-6 mesi dopo aver sperimentato un intenso trauma emozionale, di solito è normale sentirsi depressi o addirittura privi di voglia di vivere (questo periodo può anche prolungarsi a 2-3 anni se ad esempio si perde un figlio o il proprio compagno).
  Passato questo tempo, se lo stato emozionale non migliora o addirittura peggiora, si rischia invece di entrare in una fase cronica dove la depressione non è più un momento di utile contrazione dentro sé stessi, ma può diventare una ferita emozionale profonda che non riesce a rimarginarsi.
  Se hai passato la soglia dei 6 mesi e le cose non sembrano migliorare, il percorso “21 giorni di guarigione emozionale” potrà darti strumenti utili, ma potrà sempre essere necessario il sostegno diretto di un terapeuta o di un gruppo di auto-aiuto qualora la tua ferita emozionale sia molto profonda.
• Sei stato diagnosticato con depressione maggiore o bipolarismo grave
  Sebbene il percorso che propongo ti possa essere di sostegno, in questi casi sarà probabilmente indispensabile anche il sostegno di uno specialista e una terapia farmacologica adeguata. Se sei attratto comunque dal percorso da me proposto, ti consiglio di integrarlo al massimo con le terapie che stai già seguendo, così che non entrino in conflitto. Mostra al tuo medico/psicologo le cose che propongo, qualora si mostrasse scettico… forse è il caso di trovare uno specialista che sia più in linea con il tuo sentire.

Questo percorso non è consigliato, se:

• Stai cercando la soluzione magica alla tua sofferenza
  Anche se è comprensibile l’atteggiamento di chi, dopo anni e anni di sofferenza emozionale, ha perso la motivazione e spera solo in una magica pillola della felicità, solo la singola persona alla fine può veramente scegliere di fare i passi per guarire le proprie ferite.
  Questo percorso ti aiuta a motivarti fornendoti strumenti semplici e testati per guarire le tue emozioni, ma per ottenere benefici reali devi scegliere di usarli in modo costante seguendo al meglio delle tue possibilità le indicazioni fornite.
• Hai pensieri suicidi costanti
  Come nel caso di chi ha appena vissuto un fortissimo trauma emozionale, se pensi costantemente a toglierti la vita e non riesci più a trovare motivazioni valide per vivere, questo percorso potrà sostenerti in modo molto limitato.
  Ciò di cui hai bisogno è il contatto reale con un terapeuta o con un gruppo di auto-aiuto, se mai in seguito coadiuvato da un percorso online come quello che propongo.
  Se stai avendo pensieri suicidi proprio ora chiama subito i Samaritani al numero: 800 860022 da fisso (gratuito) – 06 77208977 da cellulare (costi del tuo operatore verso i telefoni fissi). I Samaritani sono una rete internazionale di volontari laici pronti ad ascoltarti e a darti un sostegno emotivo, in assoluta riservatezza (sito web: http://www.samaritansonlus.org).