L’emozione che chiamiamo “entusiasmo” è forse il più chiaro indicatore che siamo sulla strada giusta. Potremmo forse dire che l’entusiasmo è il modo che il nostro Sè Superiore ha per farci sapere che siamo molto allineati con la sua energia.
Per questo una delle “ricette per la felicità” più efficaci che ho potuto sperimentare, coniata da Bashar, vede come protagonista l’entusiasmo e recita: “Agisci in base al tuo massimo entusiasmo, momento per momento, al meglio delle tue abilità e senza alcuna aspettativa sul risultato”.
Approfondimenti
Entusiasmo della mente e entusiasmo del cuore (articolo)
Nella lezione “La ricetta della felicità: il sentiero di briciole dell’entusiasmo” abbiamo parlato dell’entusiasmo come dell’emozione che più di tutte le altre ci indica che siamo allineati nel nostro processo di creazione consapevole. Ma anche quando proviamo entusiasmo, le trappole non mancano. Il nostro Antagonista sa prendere la paura e mascherarla da entusiasmo, così da renderci la sfida più ardua e… stimolante.
Può capitare infatti di sentirsi su di giri, eccitati per un progetto o un desiderio, ma poi andando avanti ci si accorge che qualcosa non va: c’è una nota stonata in quello che all’inizio sembrava un potente fuoco di entusiasmo.
Quando abbiamo paura di perdere qualcosa o di affrontare qualcosa, possiamo sentirci entusiasti all’idea di allontanarci da quella paura, e così creiamo entusiasmo verso qualcosa che ci distrae dal guardare la paura, ci tendiamo verso qualcosa pur di fuggire lontano, senza ammettere a noi stessi che, in fondo in fondo, abbiamo paura di qualcosa. Ma questo tipo di entusiasmo ha le gambe corte, manca di vero calore, e solitamente dopo un primo scoppiettare comincia a perdere energia, tanto che alle prime sfide che incontriamo… già ci sentiamo scoraggiati.
In giro puoi vedere gente che passa la vita a saltare da un entusiasmo all’altro, da un progetto all’altro, senza mai portare a termine nulla, continuamente passando dallo scoraggiamento a una nuova distrazione pur di non riconoscere una loro paura fondamentale. E’ uno stato schizofrenico e certamente comico visto da fuori, ma se ne ridiamo ne ridiamo con amarezza perché magari ci rendiamo conto di quante volte è accaduto anche a noi.
Io chiamo questo entusiasmo “entusiasmo della mente” perché di solito è tutto mentale. Siamo eccitati mentalmente, i nostri pensieri accelerano, ci proiettiamo in mille possibili scenari futuri, in mille vite da sogno che finalmente ci faranno sentire al sicuro dalla vita che viviamo ora e che ci sembra così dura.
Se ti capita di notare queste caratteristiche nel tuo entusiasmo, fai una pausa e chiediti se per caso c’è un paura o un’ansia che sta stimolando la tua eccitazione, qualcosa che non vuoi guardare nella tua vita che sta stimolando in te una fuga eccitata verso qualcos’altro.
E se scopri di essere vittima di questo tipo di entusiasmo mentale, è inutile che ti ripeta: fermati, e scegli invece di guardare la paura che lo sta stimolando. Se infatti continui a seguire l’entusiasmo della mente perderai solo tempo ed energie, prima o poi la sua spinta si esaurirà e ti ritroverai spossato e scoraggiato a dover raccogliere di nuovo le tue forze.
L’entusiasmo del cuore, invece, ha una qualità diversa. Ti permea più profondamente, non solo a livello mentale: puoi sentire il tuo cuore cantare, puoi percepire ogni fibra del tuo essere protendersi verso quella cosa che desideri. Ed è così potente che finisce per sgorgare fuori di te inondando anche la vita che vivi proprio ora. Questa è forse la sua qualità più fondamentale: l’entusiasmo del cuore, se nutrito, travolge ogni cosa portandoti in uno stato di intenso apprezzamento.
Apprezzi la tua vita, apprezzi ciò che hai, e allo stesso tempo desideri ardentemente andare oltre. Incontrerai sfide e resistenze, ma nessuna potrà veramente spegnere l’entusiasmo del cuore, perché questo entusiasmo è chi tu sei veramente, è lo stato naturale del tuo essere. Anche se attraverserai la sofferenza, anche se dovessi soffocare in un oceano di resistenza, resterà sempre accesa in te la fiammella di questo entusiasmo, nulla la può spegnere perché è la tua vera essenza.
L’entusiasmo del cuore sa essere focoso e paziente allo stesso tempo, è uno stato flessibile che sa godere del momento presente mentre gode anche nell’immaginare un futuro ancora migliore. L’entusiasmo del cuore sa essere travolgente e riservato allo stesso tempo, riconosce quando è utile protendersi verso l’esterno e quando è meglio coltivare intimamente i propri sogni. Le sue qualità sono così tante e ognuna abbraccia anche il suo opposto… perché è multiforme come noi siamo.
Ma sopra ogni cosa puoi riconoscere il genuino entusiasmo del cuore perché nutre profondamente la tua anima, a differenza dell’entusiasmo mentale che la accende in superficie ma poi non lascia nessun vero nutrimento.
Molto spesso quando ci troviamo immersi in un processo di manifestazione, entrambi i tipi di entusiasmo possono generarsi e convivere insieme, per questo è così importante imparare a distinguerli: uno è vero entusiasmo, l’altro è la paura di qualcosa che ci stimola istintivamente a fuggire.
Fai attenzione però, perché anche quando provi un completo entusiasmo del cuore puoi provare paura. L’entusiasmo ti spinge verso l’ignoto, a creare qualcosa di nuovo, e quando esci dalla tua zona di comfort la paura è una reazione naturale.
Le persone fortemente entusiaste provano paura come tutte le altre, ma hanno imparato ad usare la paura come stimolo, hanno trasformato l’ostacolo in una sfida divertente. Quindi, non pensare che abbracciare l’entusiasmo del cuore ti “salvi” dalla paura, catapultandoti in uno stato di coscienza totalmente estatico. L’estasi avviene, ma avviene nella misura in cui impari a interpretare diversamente ciò che ti fa paura, a cambiare punto di vista e a comprendere che una vita senza sfide, novità e cambiamento… sarebbe una vita di una noia mortale.