Il plasma e la tecnologia del futuro

Il plasma, detto anche “quarto stato della materia”, è una di quelle cose che quando cominci a studiarla non finisce più di affascinarti. Non solo perchè le sue proprietà sono innumerevoli, ma anche perchè a chi si interessa di energie sottili sembra realmente fare da ponte tra il mondo fisico e quello non-fisico, tanto che io amo definirlo “il sangue di Dio”.

Il plasma (da non confondere con il liquido che trasporta le nostre cellule sanguigne) è un particolare stato della materia, simile a un gas ma molto più vivace. Gli atomi del plasma sono infatti in uno stato “ionizzato”: ossia un certo numero di elettroni sono stati strappati ai loro nuclei, e ci troviamo ora ad avere particelle cariche positivamente e altre cariche negativamente che vagano eccitate nello spazio. Questo stato di cose favorisce soprattutto lo scorrere dell’elettricità (un flusso di particelle che saltano da un atomo all’altro) e infatti il plasma è uno straordinario conduttore elettrico, a differenza dei normali gas che sono invece isolanti.

Quando sollecitiamo la materia aggiungendovi energia, alla fine otteniamo sempre del plasma. L’esempio più semplice è quello dell’acqua. Allo stato solido, abbiamo il ghiaccio. Se aggiungiamo energia il ghiaccio si scioglie e abbiamo ora un liquido. Se continuiamo ad aggiungere energia il liquido bolle ed abbiamo ora un gas. Ma se continuassimo ad aggiungere energia, alla fine gli elettroni sarebbero strappati dalle loro orbite ed otterremmo un plasma.

StatiMateria

Oltre il 99% della materia conosciuta dell’Universo è composta da plasma (anche se dobbiamo ammettere che questa “materia conosciuta” è per ora appena il 5% di quello che sappiamo esserci là fuori). Il nostro sole e tutte le stelle non sono altro che enormi sfere di plasma incandescente. I fulmini e le aurore boreali sono plasma, così come l’intera ionosfera terrestre. E le grandi nebulose che vagano nello spazio non sono altro che agglomerati di polvere, idrogeno e plasma.

Recentemente una mappatura della rete di plasma nello spazio ha dimostrato come esso colleghi le galassie tra loro, in una rete simile a quella del micelio dei funghi, o dei neuroni del nostro cervello.

plasma filamnets universeNella teoria dell’universo elettrico si parla del plasma e dell’elettricità che in esso scorre come degli elementi fondanti di tutta la vita. Nella rete del plasma elettrico, proprio come in un fiume attraversato da diverse correnti, si formano vortici che diventano galassie. All’interno delle galassie, si formano altri vortici e nodi di energia che diventano soli e sistemi solari. Da lì, l’energia continua a collassare verso uno stato sempre più solido e compatto, formando infine i pianeti.

Lo studio del plasma legato all’astrofisica, così come la scienza dei computer e dell’informazione, sono probabilmente le branche della scienza che ci permetteranno nei prossimi anni di studiare e comprendere con la razionalità quei concetti che fino ad ora sono rimasti relegati nella spiritualità e nella metafisica.

In altre parole, Dio sta diventando sempre più un fenomeno fisico che siamo capaci di misurare.

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La tecnologia “Keshe”: come il plasma fatto in casa sta cambiando la storia

Poiché il plasma è, tra quelli che conosciamo, lo stato della materia più vicino al campo sorgente (altrove definito etere, qi, prana…), il nostro progresso tecnologico dipende anche da come riusciremo a manipolarlo.
Una delle sperimentazioni più interessanti al momento è quella avviata dall’ingegnere iraniano Mehran Keshe, non solo perché sta facendo fare straordinari passi avanti all’uso intelligente del plasma, ma soprattutto perché non ci sono brevetti e la sperimentazione viene portata avanti su tutto il pianeta da gruppi di ingegneri, scienziati o semplici appassionati completamente liberi da vincoli.

Una delle chiavi di volta divulgate da Keshe è quella di creare materiali che siano in gradi di condurre i campi magnetico-gravitazionali del plasma in modo molto efficiente. Questo si ottiene creando una “pelle” su questi materiali dove gli atomi sono meno compatti, una sorta di soglia tra il fisico e il non-fisico che permette al plasma di fluire liberamente e causa molti fenomeni che sembrano quasi miracolosi.

plasma states of matter

Nell’immagine qui sopra “Nano” sono gli strati di un materiale trattati per rendere gli atomi meno compatti, mentre “GANS” sono “gas solidificati a temperatura ambiente”, un materia che fa da ponte ai campi plasmatici e che viene usata largamente in tutta la tecnologia Keshe.

Quali sono dunque questi effetti miracolosi? Ad esempio plasma e i campi magnetico-gravitazionali producono energia che possiamo usare, ma anche interagiscano con i campi intorno a loro, compresi quelli del nostro corpo fisico, tendendo a riportare l’equilibrio. In altre parole, stiamo gradualmente scoprendo un modo di interfacciarci con il programma universale e la sua energia sottile, così da ritrovare una connessione con quella intelligenza naturale dalla quale ci siamo separati soprattutto negli ultimi secoli di storia.

Ciò che è ancora più interessante, è che produrre questi speciali materiali e sostanze divulgati da Keshe è molto semplice, e si può fare tranquillamente a casa propria così da poter poi sperimentare con essi.

Una delle sperimentazioni più interessanti in atto è legata alla cura del cancro. Diversi volontari la stanno portando avanti con notevoli risultati, e si tratta di una cura estremamente semplice che si basa fondamentalmente sull’esporre il proprio corpo a campi plasmatici di vario tipo e bere acqua informata con il plasma.

Naturalmente tutte queste ricerche e tecnologie vengono ancora snobbate da buona parte della scienza accademica, così come ci sono molte polemiche e attacchi verso Keshe, soprattutto dovuti alla sua promessa di produrre apparecchi in grado di fornire energia ad un costo bassissimo. Keshe ha avuto però la grande intelligenza di rendere pubblici tutti i suoi progetti, donando alla comunità del mondo tutte le informazioni necessarie alla sperimentazione e alla ricerca. Ecco perché ritengo che questa sia probabilmente la svolta tecnologica più interessante sul pianeta in questo momento: non è solo l’invenzione di un individuo, ma è un campo di sperimentazione aperta per chiunque voglia metterci le mani.


Come si fabbricano i GANS?

gansI GANS (gas in stato solido a temperatura ambiente) che abbiamo detto sono ottimi conduttori dei campi magnetico-gravitazionali del plasma, possono essere prodotti in molti modi diversi. Secondo la tecnica classica insegnata da Keshe si usano diversi tipi di metallo (alcuni trattati a fiamma e con sostanze chimiche per ottenere la famosa “pelle” di atomi liberi). I metalli immersi in una soluzione salina (va bene anche l’acqua di mare), vengono poi sottoposti ad una leggera corrente elettrica. Sul fondo del contenitore si accumulerà una sostanza più densa, quelli son i vostri GANS.

La maggior parte dei video e delle guide per produrre i GANS sono ancora solo in inglese, qui trovate una guida in italiano, un breve articolo in iglese con un metodo alternativo lo trovate qui.

Per chi già conoscesse l’Ormus, il famoso elisir di lunga vita, detto anche “oro monoatomico”, si tratta sempre di GANS*, anche se questi sono stati scoperti e divulgati più tardi. Il grande potere di queste sostanze, torno a ripeterlo, è di fare da ponte con il campo sorgente creando flussi magnetico-gravitazionali che riportano in equilibrio la salute del corpo e se usati correttamente amplificano la portata del sistema nervoso e le capacità psichiche.

Vi sarebbero davvero moltissime cose da dire sulla tecnologia Keshe, sui GANS e sull’uso del plasma nei vari prodotti. Tuttavia questo voleva essere solo un articolo introduttivo al plasma e alla sua connessione con le energie sottili, per cui vi invito nel caso ad approfondire navigando tra l’enorme mole di informazioni che è già reperibile su internet.

*Nota 15.09.2018: L’Ormus sembra a me e a molti altri ricercatori essere la stessa cosa dei GANS prodotti dall’acqua + sale, tuttavia si noti che Keshe non ha personalmente ad oggi validato tale teoria, e che i GANS possono essere prodotti con oltre all’acqua praticamente qualsiasi altra sostanza organica o inorganica.


 Il plasma e la tecnologia “cosciente”

sfera energia plasmaConcludo soltanto con una breve nota rispetto al futuro della nostra tecnologia. Abbiamo visto infatti come la scienza del plasma stia già diventando la protagonista dei futuri sviluppi tecnologici, ma poiché questo stato della materia è così simile a ciò che gli alchimisti definivano “etere”, e quindi in senso più largo alla Coscienza Universale, sta cambiando anche il nostro atteggiamento verso la tecnologia e la materia in genere.
Già si possono vedere molti sperimentatori che percepiscono i propri GANS come veicoli di coscienza, come materia intelligente con cui si può e si deve comunicare. Questi nuovi tecnici e scienziati assomigliano più agli antichi alchimisti che non ai moderni razionalisti in camice bianco. 

Meditano e pregano durante i loro esperimenti, coccolano le proprie sostanze come fossero entità coscienti, e usano il potere dell’intento continuamente mentre sono al lavoro. A me pare proprio di vedere l’alba di quell’età dell’oro che in molti dicono sia già cominciata da un po’, dove finalmente scienza e spiritualità hanno fatto la pace, unendo le proprie forze e proiettando il nostro mondo verso un progresso fantascientifico.

Se si pensa che c’è già chi riesce a curare il cancro “semplicemente” bevendo dell’acqua informata nel modo giusto, così come è possibile produrre elettricità mettendo insieme spirali di rame e liquidi opportunamente trattati… il futuro magari è arrivato senza che la maggior parte di noi se ne accorgesse!

Autore: Niccolò Angeli
Niccolò Angeli
Amo costruire ponti di significato tra l'antica saggezza e il futuro. Spesso lo faccio creando meditazioni e viaggi interiori per facilitare la guarigione, la consapevolezza e il risveglio. Tutti i miei contenuti in inglese li trovi su Kyrian.art.

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