Le 7 densità evolutive (secondo la Legge dell’Uno)

Ti sei mai chiesto come è cominciato tutto? Come funziona questo immenso circo che è la Creazione? Sicuramente sì, e forse la risposta ti è sembrata così misteriosa, così inarrivabile che ti sei arreso subito, mettendo questa domanda in un cassetto. In realtà non c’è nulla di complicato nei principi che regolano la Creazione, è semmai da una infinita semplicità che si generano, tramite un incredibile processo di ripetizione e variazione, una complessità e ricchezza per noi inafferrabili.

In questo articolo ho fatto un po’ la summa di quanto risuona con me: vuoi raccogliendo e ordinando informazioni che sono disponibili a tutti, vuoi affidandomi alla mia intuizione. Molto di quanto leggerai proviene da “La Legge dell’Uno“, uno dei materiali canalizzati più interessanti che abbiamo a disposizione. Si tratta di informazioni ormai ampiamente accettate dai ricercatori spirituali più all’avanguardia, eppure ancora necessarie per fare ordine nel mare di informazione/disinformazione che scegliamo di navigare ogni giorno. Non confondere le 7 densità evolutive con le dimensioni parallele di cui anche qualche fisico comincia a parlare a voce più alta, sono due cose diverse… eppure si sfiorano: parliamo sempre di densità della qualità vibratoria dell’Universo, ed è questa vibrazione nelle sue infinite varianti che dà vita a tutte le “separazioni” che noi percepiamo tra i vari piani dell’esistenza.

Le 7 densità evolutive fanno parte anche degli insegnamenti condivisi all’interno del corso “L’Arte della Creazioe Consapevole“.

Bene, cominciamo!


In principio, c’è l’Infinito. L’ Assoluto , Tutto Ciò Che E’, Pura Esistenza, la Sorgente…

assoluto mandala frattalePossiamo dargli infiniti nomi, ma il concetto è chiaro.

Questo Infinito, da un punto di totale immobilità, di assoluta quiete, di esistenza priva di moto, comincia a vibrare. Nel libro della Genesi si dice “in principio era il verbo”, e se vi siete mai chiesti cosa significhi questa frase, ecco, significa questa iniziale vibrazione, questo suono primordiale che l’Assoluto genera dalla sua perfetta immobilità.

Non sappiamo, e forse non potremo sapere mai , “quando” dall’immobilità l’Assoluto ha cominciato a vibrare. Anche se la nostra mente vorrebbe capire “quando”, stiamo osservando eventi che esistono fuori dallo spazio-tempo, al di là di ogni concezione razionale, e la domanda stessa, anche se permane in noi, perde ben presto di senso. Possiamo solo supporre che l’Assoluto fosse immobile e che poi abbia cominciato a vibrare… ma lo supponiamo solo perchè ci è difficile concepire che abbia vibrato da sempre e per sempre.

Ad ogni modo, abbiamo l’Assoluto, immobile e perfetto, e poi abbiamo una vibrazione, un suono primordiale. La vibrazione è lo strumento con cui l’Infinito crea l’universo, infatti dal suono scaturisce la luce, e la luce dipinge l’intero cosmo creando, dal perfetto e infinito buio dell’inizio, un’infinità di mondi tutti diversi.

In tutto questo, che ruolo ha la Coscienza? La Coscienza potremmo dire è la luce stessa, la materia che l’Infinito mette in vibrazione per scolpire tutti i mondi e gli universi. Tutto quindi è Coscienza, tutto è intriso di questa materia fondamentale, e attraverso questa Coscienza l’Infinito si muove senza sosta.

Così, da un punto di perfetta quiete e immobilità, l’Infinito ha cominciato a vibrare, la vibrazione/suono ha generato la luce, la luce/coscienza ha dato forma al mondo. In questo oceano infinito di Coscienza l’Assoluto si muove, penetrandolo e sperimentando porzioni e punti di vista. Questo, è il miracolo della Consapevolezza.

Consapevolezza, per me, non è altro che l’atto dell’Assoluto di identificarsi con una porzione di Coscienza, dandosi dei limiti immaginari (come, ad esempio quelli di un corpo fisico) per poter sperimentare un unico, originale punto di vista.

Tutto quello che esiste ha consapevolezza, perchè tutto è un punto di vista unico nel quale l’Infinito può identificarsi e fare esperienza. In questo senso la tua sedia, il tuo smartphone, la tua automobile hanno consapevolezza… così come una roccia, un albero, una goccia di pioggia. Hanno consapevolezza perchè sono punti di vista unici e irripetibili nei quali l’Assoluto può identificarsi.

Potresti obiettare che il tuo smartphone non sa di esistere, e quindi non ha consapevolezza di sè… ma a un livello più ampio, l’Infinito che crea l’oggetto fisico, quella unica vibrazione di luce che dipinge la solidità del tuo telefono, quell’Infinito, se è intelligente, è consapevole di quella creazione.

In questo senso… ogni volta che la luce dà vita a qualcosa, quello è un atto di consapevolezza.

Troverai tante diverse definizioni di coscienza e consapevolezza, questa è la mia personale visione, quello che risuona con la mia intuizione. Naturalmente quando usiamo il linguaggio per definire, per contenere questi concetti che sono così inafferrabili di per sè, ci perdiamo sempre qualcosa per strada. Per questo motivo è così importante mettersi d’accordo sui termini che usiamo prima di inoltrarci in una descrizione della Creazione, e per questo motivo ho voluto definire cosa intendo per coscienza e consapevolezza.

L’atto dell’Infinito di vibrare, emettere luce e sperimentare tale creazione identificandosi con essa avviene in fasi solitamente chiamate “densità”, ad intendere la densità della vibrazione/luce con cui l’Infinito dà vita alla Creazione e la sperimenta.

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La 1° densità

pianeta terra

Inizialmente la vibrazione è più lenta, più densa, e dà vita a creazioni elementari. Quella che viene chiamata 1° densità è il livello vibrazionale in cui sono creati ciò che comunemente chiamiamo “elementi naturali”: terra, fuoco, aria, acqua.

Il mondo minerale viene alla luce in questo modo. Ogni pianeta viene alla luce come un corpo di 1° densità.

Nello spazio aperto, le forze della Natura fanno aggregare le particelle più dense e formano corpi sferici che poi saranno i pianeti. La materia nei suoi stadi fondamentali (solido, liquido, gassoso) interagisce e trova una graduale omeostasi, quell’equilibrio che poi gradualmente porterà alla evoluzione di organismi viventi (anche se persino questa materia primigenia è vivente in ogni senso).


La 2° densità

volpe

Quindi, durante un lunghissimo tempo evolutivo nella 1° densità, la densità gradualmente si fa un pò più rarefatta, la vibrazione aumenta e il pianeta raggiunge la 2° densità, una densità dove l’elemento del movimento e della crescita entra in gioco. Piante e animali hanno la capacità di crescere, nutrirsi, muoversi e riprodursi, e permettono all’Infinito di esplorare ancora nuovi punti di vista, di fare esperienze ancora più uniche e originali.

Immagina quanto deve essere eccitante per l’Infinito passare da uno stato di relativa stasi e lentezza a uno in cui la materia diventa mobile, cresce, si nutre, muore e rinasce in un ciclo costante. Le creature che abitano la 2° densità non sono ancora consapevoli della propria individualità, ma vivono nella consapevolezza delle cosiddette “anime di gruppo”.

Tuttavia questo non significa che tutte le piante e tutti gli animali non siano consapevoli di sé, il processo di individualizzazione infatti comincia proprio in questa densità, per poi fiorire pienamente nella 3°.

Le “densità” sono comunque una schematizzazione, questo processo di crescita della consapevolezza avviene gradualmente, e molte creature vivono a cavallo tra una densità e l’altra, in una fase di passaggio (proprio come tanti esseri umani in questo momento).


La 3° densità

volpe

Un altro lunghissimo periodo di 2° densità e il pianeta approda alla 3° densità, che ha una durata relativamente breve rispetto alle altre densità.

In 3° densità ha luogo un evento unico e molto particolare, la genesi di creature dotate di consapevolezza di sé.

In 3° densità la vibrazione è sufficientemente raffinata da permettere a queste creature di accorgersi gradualmente della propria esistenza come individui, e quindi di sviluppare il libero arbitrio, la capacità di scegliere indipendentemente dalla spinta di vita dell’Infinito.

E’ un momento cruciale ed eccitante perchè l’Infinito qui può sperimentare qualcosa di irripetibile: l’identificazione con una creazione che è indipendente dal suo creatore. Potete immaginare quanto questo sia interessante dal punto di vista dell’Infinito. Fino a qui poteva sperimentare sè stesso attraverso esseri e forme che però erano sempre inscindibilmente legati alle regole armoniche dell’Assoluto, all’equilibrio perfetto del Cosmo. In 3° densità una creatura si accorge di esistere e può scegliere liberamente di violare le regole di quell’equilibrio, di remare contro quell’armonia dichiarando la propria indipendenza, può scegliere di sentirsi separata, può scegliere di perdersi nell’illusione… anche se non è mai realmente separata, ma proprio perchè consapevole di sè le è permesso di sperimentare quello che vuole, anche un profondo senso di separazione. Allo stesso modo una creatura di 3° densità può scegliere di suonare in accordo con l’armonia del tutto, ma lo fa volontariamente, lo sceglie consapevolmente, non lo fa automaticamente come accade per un minerale, una pianta o un animale, che possono solo esistere assecondando l’armonia della Creazione.

Qui, su questo pianeta Terra, noi esseri umani siamo creature di 3° densità, e molti di noi sono già creature a cavallo tra la 3° e la 4° densità, così come i nostri animali domestici in molti casi sono creature a cavallo tra la 2° e la 3° densità: animali che cominciano ad avere consapevolezza di sè, e che accelerano questo processo accompagnandosi a noi esseri umani.

In 3° densità la scelta è ancora più cruciale di quanto ho descritto finora, perchè a una creatura è dato di scegliere come canalizzare l’Amore che proviene dall’Infinito, quell’energia di cui è fatta, quella Luce/Coscienza a cui ora diamo il nome di Amore.

Una creatura di 3° densità può scegliere di canalizzare questa energia in due modi: servizio al sè o servizio agli altri.

scelte

Il “servizio al sè” è la via che potremmo chiamare egoistica: una creatura che sceglie l’amore per se stessa sopra tutto il resto, che sceglie di vivere servendo solo se stessa, a costo di calpestare, manipolare, distruggere tutto ciò che la circonda, avviandosi verso un cammino di progressiva separazione, dove il suo potere personale aumenta a dismisura ma non si integra mai con il potere degli altri.

Il “servizio agli altri” è l’esatto opposto, ed è la canalizzazione altruistica dell’Amore: una creatura che sceglie questa via sceglie di donare e servire altre creature, altre espressioni dell’Infinito, e si inoltra verso un cammino di sempre maggiore integrazione, verso una progressiva fusione con tutti gli “altri” che la circondano.

Entrambe le scelte sono permesse, in virtù del principio di libero arbitrio, e anche una creatura che sceglie la via del servizio al sè può continuare ad evolversi verso le successive densità.

La scelta del servizio al sè tuttavia, è una scelta che rema contro l’orientamento di base della Creazione, che è un orientamento positivo, creativo, integrativo. La Creazione non può evolversi ed espandersi seguendo il principio distruttivo, questo è ovvio, anche se il principio distruttivo ha una sua funzione ed è utile all’Infinito nel suo viaggio attraverso se stesso.

Quindi, una creatura che sceglie la via del servizio al sè deve compiere uno sforzo sempre maggiore per progredire attraverso le densità, il suo orientamento “negativo” deve essere progressivamente sempre più totale e assoluto per permetterle di avanzare, per fornirle la spinta sufficiente, mentre una creatura orientata positivamente fruisce della naturale spinta positiva dell’Universo, e quindi necessita di molto meno sforzo.

Tuttavia esiste un punto preciso oltre il quale la scelta del servizio al sè non è più permessa, ed è la 6° densità. Oltre questa densità, una creatura orientata al servizio al sè non può più progredire, perchè la spinta di Amore positivo e altruistico è inarrestabile. Giunta a questo punto, una creatura può solo scegliere finalmente di orientarsi positivamente, oppure di dissolversi e cominciare un nuovo ciclo di consapevolezza dalla 1° densità.

In questa descrizione, continuiamo però a seguire il cammino di una creatura che si evolve dalla 3° alla 4° densità scegliendo la via del servizio agli altri.


La 4° densità

angelo

Nota: Da qui in avanti troverai immagini di angeli, ma non prenderle in senso letterale, le entità che abitano densità superiori possono avere qualsiasi forma o anche… nessuna.

Nella 4° densità si esprime a pieno il desiderio di servire gli altri, di sostenere altre coscienze nella loro evoluzione e di donare apertamente condividendo ciò che abbiamo imparato.

Se nella 3° densità una creatura sperimentava pienamente la propria individualità, il proprio potere personale, la propria capacità di affermarsi rispetto alla collettività, nella 4° si apre per riabbracciare quella stessa collettività e fondersi nuovamente con essa (come era fusa potremmo dire nella 1° e 2° densità) ma lo fa ora dopo aver sperimentato la piena individualità, arricchendo quindi quel nuovo senso di comunione e compassione con il senso di essere unici e irripetibili.

Nella 4° densità la percezione del tempo cambia: esso sembra accelerare e rallentare più nettamente a seconda dello stato di coscienza di ogni creatura, mentre allo stesso tempo il suo stato vibrazionale (come si sente, cosa pensa, su cosa focalizza la sua attenzione) crea più rapidamente eventi reali e tangibili di cui può fare esperienza.

L’illusione dello spazio-tempo viene superata nella 4° densità, una densità in cui le civiltà sviluppano la capacità di viaggiare nello spazio e nel tempo, utilizzando le tecnologie più diverse a secondo del loro orientamento.

La mente individuale comincia a fondersi con la mente collettiva e gli abitanti di un pianeta di 4° densità sperimentano a pieno il fenomeno della telepatia, vivendo in connessione sempre più costante tra loro.

C’è un desiderio irrefrenabile di donare e donarsi, di servire altre civiltà nella loro evoluzione, di stimolare l’evoluzione della consapevolezza verso il cammino positivo e luminoso del servizio agli altri.

Questo desiderio ardente può portare alla tipica distorsione di chi dona troppo e con troppa enfasi, soffocando chi riceve i suoi doni di un’energia che il ricevente non può digerire pienamente.

Per bilanciare questo stato, le creature che si evolvono dalla 4° densità sperimentano poi uno stato più distaccato, dove la saggezza governa permettendo loro di osservare le cose con un occhio più disincantato.


La 5° densità

angelo

Molte entità di 5° densità ci inviano continuamente messaggi colmi di saggezza poichè vivono un intrinseco desiderio di comunicare nel modo più fluido e perfetto. Rispetto alle comunicazioni che provengono dalla 4° densità, che sono colme di compassione e amore verso di noi, nelle comunicazioni della 5° densità prevalgono gli aspetti di saggezza e chiarezza, tanto che queste comunicazioni possono ad alcuni apparire fredde o troppo accademiche.

Una creatura di 5° densità vive nella profonda saggezza che tutto è già perfetto, che non c’è nulla da cambiare, da migliorare, e osserva sempre le cose da una prospettiva molto ampia. Non vive nell’afflato ardente di sostenere e aiutare, ma ha il desiderio di insegnare e il disincanto di un maestro che sa che ogni cosa sarà appresa solo al momento appropriato.


La 6° densità

angelo

Dal punto di vista evolutivo, la 6° densità è un luogo di profonda unità. Unità soprattutto tra la saggezza cristallina della 5° e l’amore incondizionato della 4°. Per questo motivo, da questo punto di unità è possibile alle entità che abitano questa densità diventare guardiani delle densità sottostanti, e dirigere a livello cosmico i movimenti dell’evoluzione.

Anche per quanto riguarda il nostro sistema solare, e i sistemi solari ad esso connessi, entità di 6° densità fanno le funzioni di guardiani in questo periodo di altissima energia e cambiamento.

Nella 6° densità si superano l’eccesso di altruismo della 4° e l’eccesso di distacco della 5°, per unirsi in una nuova consapevolezza, che contiene entrambe le qualità nella proporzione perfetta.

Qui un’entità non è più un’entità in senso individuale, ma vive intrinsecamente connessa a tutti gli altri, eppure mantenendo qualcosa dell’individualità che l’ha sospinta fino a questo punto nel viaggio attraverso le densità.

Questo processo di progressiva fusione nell’unità non accade di colpo, ma avviene durante durante tutto il viaggio attraverso la 4°, la 5°, la 6° e la 7° densità. Dal momento in cui una creatura vive la consapevolezza di essere individuo, se sceglie la via del servizio all’altro comincia un processo di progressiva fusione con le entità che la circondano sul corpo planetario in cui abita e oltre.


La 7° densità

angelo

Dopo un lungo periodo di profonda unità nella 6° densità, le entità accedono a uno stato che è descritto come “senza tempo, senza limiti”, è lo stato della 7° densità, che prelude alla fusione totale con l’Assoluto, con quell’Infinito che dalla 1° densità si è evoluto in innumerevoli punti di vista fino a questo punto.

La 7° densità conduce dunque alla fusione totale, all’Infinito, ma questo Infinito conterrà una scintilla di tutto il viaggio che le entità hanno vissuto, non sarà lo stesso Infinito che ha iniziato la propria espansione all’alba dei tempi, ma un Infinito ancora più Infinito, ancora più ricco in modi per noi insondabili e indescrivibili: un Infinito arricchito da tutto ciò che in questo viaggio le entità hanno raccolto.

E una volta che si è tornati a fondersi con questo Infinito, il viaggio continua, perchè si esce da questo Universo per ricominciare dalla 1° densità in un diverso universo, una 1° densità nuova, misteriosa, il cui volto non ci è dato di conoscere finchè non la sperimentiamo. E così, di ottava in ottava, di universo in universo, il viaggio continua senza fine.


Le 7 Densità e i 7 Chakra

Come magari avrai già intuito, le 7 qualità delle 7 densità sono anche legate alle qualità dei nostri 7 chakra principali, i vortici energetici attraverso i quali canalizziamo e trasformiamo la luce/coscienza.

Nella mia meditazione “Le 7 Galassie”, e nell’insegnamento audio collegato affronto proprio questo tema, parlando di come nella nostra personale evoluzione, nel nostro passare da stati di coscienza legati a ciascun chakra, noi viaggiamo anche tra le densità, ci connettiamo ad esse che sono le madri di quegli stati di coscienza.

Per questo motivo, ora che come specie stiamo sperimentando il passaggio dalla 3° alla 4° densità, a livello di chakra sperimentiamo la cosiddetta “apertura del cuore”, ovvero un passaggio dalla coscienza del 3° chakra a quella del 4° chakra, che è appunto il chakra del cuore.

Per un lavoro più intenso sui chakra e sulle densità connesse a ciascun chakra puoi provare:

Autore: Niccolò Angeli
Niccolò Angeli
Amo costruire ponti di significato tra l'antica saggezza e il futuro. Spesso lo faccio creando meditazioni e viaggi interiori per facilitare la guarigione, la consapevolezza e il risveglio. Tutti i miei contenuti in inglese li trovi su Kyrian.art.

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