Storia di un bicchiere a metà

Tu come lo vedi il famoso bicchiere: mezzo pieno o mezzo vuoto? Se lo vedi sempre mezzo pieno, e non hai dubbi che il mondo sia pieno di abbondanza, allora salta pure questo articolo, altrimenti, se il bicchiere lo vedi mezzo vuoto, sarà meglio che leggi ancora qualche riga, potresti anche scoprire che quel bicchiere è possibile svuotarlo, riempirlo, berselo in un solo sorso, regalarlo ai fiori che hai sul balcone, e molte altre cose…

Ovviamente non potrei parlarti dell’abbondanza senza parlarti del denaro. Questa cosa che chiamiamo soldi è di solito lo scalino più ostico da superare per imparare ad aver un buon rapporto con la prosperità. Prova per un momento ad astrarti dalle cose concrete, e a considerare che tutto sia composto di un’unica materia, che potremmo chiamare, per dirne una, energia.

Bene, tu sei energia, il tuo corpo, i tuoi organi, ma anche i tuoi pensieri, le tue emozioni. La tua casa è energia, le persone che frequenti, la tua automobile, il tuo lavoro, il tuo cane. Il denaro, anche lui, è energia. Questa energia tu la manipoli e la usi per vivere: ovvero frequenti persone, usi l’automobile, vivi in una casa e via dicendo. E’ sempre la solita energia che tu sposti e muovi secondo le tue necessità. Il denaro non è altro che una parte di quell’energia, una parte che per convenzione abbiamo deciso fare da tramite in tutte le transazioni economiche, ovvero dove c’è una domanda e un’offerta di qualcosa.

Molte persone hanno problemi con il denaro perché pensano che sia qualcosa di sporco, di falso, un qualcosa di poco raffinato, niente a che vedere con i bei tempi in cui si barattavano uova con formaggio, oppure utensili con sementi. L’unico vantaggio che possiamo attribuire al denaro è quello di essere estremamente più comodo (vuoi mettere portarti mezza dozzina di uova in tasca ogni volta che vai a comprare il gelato…). Tu per esempio, che reazione hai quando vedi passare una lunga mercedes luccicante, o quando leggi sul giornale di quell’attore che possiede tre jet privati e un atollo nel Pacifico? Non sto scherzando, capire come reagisci di fronte a questi fatti può aiutarti a comprendere meglio il tuo rapporto con la prosperità.

Se credi che i ricchi siano persone arroganti e disoneste, ma poi ti lamenti che non guadagni abbastanza, non ti sembra che i tuoi pensieri contengano una contraddizione? Cosa vuol dire essere ricco? La ricchezza non è solo una quantità più o meno elevata di denaro sul conto in banca, ma è anche la capacità di percepire in quel denaro l’abbondanza, così come la capacità di percepire abbondanza in qualsiasi cosa, nelle amicizie, nell’amore, nei propri risultati, nel proprio svegliarsi ogni mattina e scoprire che si è ancora vivi. Non tutte le persone che potremmo definire ricche sono ricche veramente. Alcuni sono ricchi poveri, perché il denaro che hanno gli sembra troppo poco, o perché spendono ogni loro energia per difenderlo e non farselo portare via. O ancora perché al fine di poter mantenere quel tenore di vita devono barcamenarsi tra mille responsabilità, investimenti e sacrifici che rendono la loro vita un inferno.

Altre persone hanno molto denaro, e vedono in quel denaro l’abbondanza, lo usano con gioia, si godono la vita e tutto ciò che è a loro disposizione. Ma quel “molto denaro” cosa significa per te? Ci sono persone che non potrebbero sopportare di guadagnare meno di 30.000 euro al mese, altre che sarebbero felicissime di averne 1.000. Tutto dipende dalla tua soglia di percezione dell’abbondanza. Tu quanto vorresti guadagnare al mese? Non ci sono risposte sbagliate, vuoi 1.000.000 di euro al mese? Benissimo, questa è la tua percezione dell’abbondanza.

Il mondo è abbondanza. Se dai retta ai telegiornali rischi di convincerti che al mondo esistono solo la povertà, la fame, le risorse che si esauriscono e i conflitti decennali. Ma questa è solo una versione per un audience che è dipendente dai disastri. Non abbiamo mai vissuto un’era così prosperosa come la nostra, piena di possibilità, risorse, servizi, percorsi possibili, modi di comunicare, interazioni, eventi, prodotti. Puoi certo notare che questa incredibile abbondanza è divisa in maniera a dir poco diseguale tra le persone e i luoghi del pianeta, e che questo crea uno squilibrio che inevitabilmente ci porta verso la crisi. Ma ciò non toglie che l’abbondanza esiste, è presente, e tu puoi decidere di attingervi in ogni momento. Dai tuoi pensieri, dalle tue azioni e dalla tua capacità di percepire la prosperità dipende la quantità di abbondanza che riuscirai a portare nella tua vita.

La percezione dell’abbondanza inizia quando si comincia a sentire come gradita qualsiasi cosa fa la sua entrata sul nostro cammino. Solitamente le persone sperano sempre di vincere alla lotteria, ma quando vedono un centesimo per strada, bello annerito e calpestato, si guardano bene dal raccoglierlo. Esiste in noi qualcosa di profondo che si accorge di questa contraddizione, e che non fa distinzioni tra un centesimo o un milione di euro. Ma come, prima vuoi abbondanza, e poi quando ti capita questo splendido centesimo senza padrone fai finta di non vederlo?

O ancora, se quando ricevi da tua zia quell’orrendo centrotavola ricamato, invece di deprimerti, impari a percepire la bellezza di ricevere una cosa, qualsiasi cosa, ecco che inizi a percepire la prosperità che ti circonda. E’ come un canale che si apre in te, in te che da oggi raccogli ogni insulsa monetina e te le rigiri in tasca come il più prezioso dei tesori, in te che ricevi ogni cosa il mondo ti offra, indipendentemente dai tuoi gusti raffinati, in te che decidi di sentire la ricchezza in tutte le situazioni, e attraverso quel canale aperto, che respira l’abbondanza del mondo, passano i centesimi anneriti sul marciapiede, come passano le occasioni di lavoro, gli assegni inaspettati, i doni importanti, passa tutto, senza distinzione.

Perché continui a fare tante storie quando il tale si offre di pagarti il pranzo? O quando tuo padre vuole regalarti un’automobile nuova? Non vedi che si tratta di abbondanza? Cosa c’è, hai paura che siano ricatti economici, che poi resterai legato, che ti sentirai in debito? Questi sono solo pensieri, possibilità, lasciale perdere, accetta l’abbondanza che il mondo e gli altri ti offrono, o, per dirla in modo più semplice, impara a ricevere.

Certamente chi si trasforma in uno scroccone a tempo pieno non ha un buon rapporto con la ricchezza, questo è ovvio, non c’è bisogno che ti dica che se impari a ricevere sarà poi quasi naturale imparare a dare. Una regola d’oro per usare bene quella famosa materia che compone tutte le cose, è di farla fluire. Se nascondi il denaro che guadagni sotto il materasso, se ficchi ogni centesimo nel salvadanaio fino a farlo scoppiare, proverai forse il piacere insulso di dormire sopra centinaia di banconote, ma la tua vita avrà lo stesso sapore che se dormissi per terra in una stanza vuota. Il denaro, come ogni cosa nella tua vita, deve fluire, entrare e uscire, attraversandoti in un flusso dolce e continuo che ti lascia sempre doni inaspettati, e una particolare leggerezza, come se tutta quella ricchezza, quella marea di cose che ti passa attraverso, fosse un panorama da contemplare, e non un banco di pesci da prendere nella rete.

Autore: Niccolò Angeli
Niccolò Angeli
Amo costruire ponti di significato tra l'antica saggezza e il futuro. Spesso lo faccio creando meditazioni e viaggi interiori per facilitare la guarigione, la consapevolezza e il risveglio. Tutti i miei contenuti in inglese li trovi su Kyrian.art.

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