L’omosessualità è contro natura? (L’omosessualità tra gli animali)

Spesso sentiamo dire che l’omosessualità è contro natura. Ma cosa ha da dire Madre Natura al riguardo? Gli studi effettuati al riguardo ci rivelano che l’omosessualità tra gli animali è molto più diffusa di quanto pensiamo, e che il sesso viene usato solo parzialmente per la riproduzione della specie, ma nelle specie più intelligenti come strumento per esplorare le loro relazioni, per dare e ottenere piacere, e per consolidare rapporti duraturi.

Quanto segue è ripreso e rielaborato dalla pagina inglese di Wikipedia che raccoglie gli studi effettuati fino ad ora sull’omosessualità in natura. Questi studi sono stati effettuati sia su animali selvaggi che in cattività, e rappresentano per ora un’osservazione solo parziale del comportamento animale. Ad esempio, l’omosessualità tra individui di sesso femminile è più difficile da osservare ed è meno presente nella raccolta di questi studi.

Il comportamento omosessuale è soprattutto diffuso tra i mammiferi, gli uccelli, e i mammiferi marini. Comportamenti omosessuali sono stati osservati in totale in 168 specie diverse di mammiferi, comprese pecore, mucche, cavalli, cani e gatti.

Ovini domestici
Tra gli ovini domestici, l’8% dei montoni preferisce copulare con un altro montone anche quando ha la possibilità di scegliere tra una femmina e un maschio.

Giraffe
Tra le giraffe, il comportamento omosessuale è incredibilmente frequente, addirittura più frequente di quello eterosessuale. In uno tra tutti gli studi effettuati, 9 accoppiamenti su 10 avvenivano tra maschi. In alti studi, gli accoppiamenti eterossessuali variavano dal 30 al 75 % degli accoppiamenti totali.

Cigni neri
Tra i cigni neri. 1/4 delle coppie che sono state studiate era composto da due maschi.

Germani reali
Tra i germani reali, il 19% degli individui osservati si accoppia e forma una relazione con un altro maschio.

Bovini
È molto comune che due bovini femmine si montino tra loro, principalmente quando sono in calore e c’è un maschio nelle vicinanze.

Marmotte
Il comportamento omosessuale è molto frequente anche tra le marmotte, specialmente se sono femmine e in calore.

Delfino dal naso a bottiglia e Delfino delle Amazzoni
In generale, i delfini di molte specie mostrano comportamenti omosessuali, ma questi sono stati studiati di più nei delfini dal naso a bottiglia. Negli incontri sessuali tra femmine una inserisce il proprio naso nei genitali dell’altra nuotando dolcemente insieme a lei. I maschi nuotano invece pancia contro pancia e possono sfregare i genitali tra loro oppure inserire il naso nell’ano del partner.

I delfini delle amazzoni sono stato osservati avere attività sessuale evidentemente non finalizzata alla riproduzione in gruppi di 3-5 individui, sia maschi che femmine. Il delfino delle amazzoni è l’unica specie che ha evidenziato attività di “sesso nasale”, dove il maschio penetra lo sfiatatoio del partner, sia esso maschio o femmina.

Pipistrelli
Tra i pipistrelli, più di 20 specie di pipistrelli sono state osservate intrattenere comportamenti omosessuali.

Scimmie e scimmie Bonobo
Comportamenti omosessuali sono stati registrati in tutte le specie di scimmie studiate fino ad ora, in particolare le scimmie bonobo sono evidentemente una specie bisessuale. Circa il 60% delle femmine mostra comportamenti omosessuali.

Elefanti africani e asiatici
Gli elefanti sia africani che asiatici mostrano comportamenti omosessuali caratterizzati da dimostrazioni di affetto quali baci, attorcigliamento delle proboscidi e inserimento della proboscide nella bocca del partner. Mentre le relazioni eterosessuali negli elefanti sono di solito di breve durata, quelle omosessuali sono state osservate durare anche anni sia per i maschi che per le femmine.

Comportamenti omossessuali sono stati osservati anche nella Puzzola, nel Bisonte americano, nei Pinguini, negli avvoltoi, nei piccioni, nell’Ibis, nelle Iene, nelle Lucertole, in vari insetti e aracnidi, nelle mosche della frutta, nelle cimici, nelle libellule.

Petter Bøckman, consulente scientifico della mostra Against Nature? , ha dichiarato nel 2007:
“Tra tutte le specie studiate fino ad ora, non ce n’è stata nessuna che non mostrasse comportamenti omosessuali, ad eccezione di quelle che non fanno sesso, come i ricci di mare o gli afidi. Inoltre, una parte del regno animale è ermafrodita, bisessuale in realtà. Per loro non si pone neanche la questione dell’omosessualità.”

Le cause dell’omosessualità in natura scoperte fino ad ora sono dei tipi più vari: si evidenziano si va da cause ormonali legate al periodo di fertilità dell’animale, a cause sociali dove la sessualità diventa uno strumento per regolare i rapporti tra individui, oppure è un’occasione per intrecciare relazioni senza una finalità riproduttiva, fino a cause affettive dove due individui dello stesso sesso instaurano una relazione duratura e ricca di dimostrazioni di affetto.


Autore: Niccolò Angeli
Niccolò Angeli
Amo costruire ponti di significato tra l'antica saggezza e il futuro. Spesso lo faccio creando meditazioni e viaggi interiori per facilitare la guarigione, la consapevolezza e il risveglio. Tutti i miei contenuti in inglese li trovi su Kyrian.art.

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