Il significato del Mandala: un cerchio di vita infinita

La parola sanscrita Mandala significa “cerchio”. Un mandala rappresenta l’unità, è un diagramma che ci ricorda la nostra relazione con l’infinito, una relazione che si estende oltre il nostro corpo fisico e la nostra mente razionale. La simbologia del mandala ci ricorda anche che la vita non finisce mai, è un cerchio che ruota continuamente, o meglio ancora una spirale che si espande senza fine.In tutte le culture e tradizioni spirituali, di frequente possiamo ritrovare l’uso dei mandala come strumenti di meditazione e connessione con lo Spirito.

I mandala di sabbia nel buddismo

La tradizione più nota a noi in occidente è quella dei famosi mandala di sabbia buddisti: vere e proprie cattedrali in due dimensioni di sabbia colorata, create dai monaci durante giorni e giorni di paziente lavoro e meditazione.

Queste incredibili opere d’arte di solito sono rappresentazioni delle divinità legate alla tradizione buddhista, incastonate in geometrie coloratissime. Il mandala Kalachakra, ad esempio, contiene ben 722 divinità ritratte all’interno delle sue strutture geometriche.

Una volta che questi mandala vengono ultimati, si procede alla cerimonia di visitazione del mandala da parte dei devoti, quindi l’intera opera viene distrutta spazzando via la sabbia, solitamente secondo un ordine molto preciso. La sabbia così raccolta in un’urna viene poi versata in un fiume per chiudere il ciclo e simboleggiare l’impermanenza di tutte le cose.

Vedere queste straordinarie opere spazzate via può essere scioccante per noi occidentali abituati a collezionare arte e chiuderla in cassaforte, ma ha pienamente senso in una visione della vita realistica, dove tutto si trasforma e nulla rimane mai uguale… oltre al fatto che i mandala buddisti non sono opere d’arte in senso proprio, ma rituali creati per connettersi con il sacro.


Jung e il Mandala

Carl Gustav Jung (1.875 – 1.961) è stato uno di quegli psicoanalisti che ha aiutato grandemente la fusione tra psicoanalisi e spiritualità, liberando lo studio della psiche umana dal freddo laboratorio della scienza accademica, e scaldandolo con un nuovo, vivo senso di umanità e profondo mistero al tempo stesso. Jung amava profondamente i mandala e ne aveva compreso bene il profondo valore terapeutico.

Secondo Jung, quando si usa il mandala come terapia per un paziente, l’unica informazione che deve essere data al paziente è che lo spazio interno del cerchio rappresenta il suo “Io” e che deve essere colorato partendo dal centro. Da questo disegno si possono trarre interessanti conclusioni osservando la forma del cerchio: se tracciato in modo nitido o tremolante, e analizzando i colori usati per tinteggiare l’interno.

“Il Mandala rappresenta uno schema ordinatore che in certa misura si sovraimpone al caos psichico, così che l’insieme che si sta componendo viene tenuto insieme per mezzo del cerchio che aiuta e protegge …  ogni mattina schizzavo in un taccuino un piccolo disegno circolare un Mandala che sembrava corrispondere alla mia condizione intima di quel periodo. Solo un po’ per volta scoprii che cosa è veramente il Mandala: Il Sè, la personalità nella sua interezza, che è armoniosa se tutto va bene …” C. G. Jung

WMandala di sabbia di Andres Amador

Mandala di sabbia dell’artista Andres Amador

Come usare i mandala per meditare?

Possiamo usare un mandala per meditare in molti modi, ma l’importante è capire bene lo scopo del mandala stesso.

Esso è uno strumento ipnotico che dovrebbe risucchiarci nel suo centro quando lo osserviamo in modo rilassato, in modo tale da far rallentare il ritmo dei nostri pensiero fino a raggiungere una sensazione di silenzio e contemplazione.

Un modo per accentuare questo stato ipnotico è anche quello di rallentare consapevolmente lo sbattere delle palpebre  lasciare che l’immagine del mandala cominci a cambiare spontaneamente di fronte a noi.

Più informazioni rispetto alla tecnica dello “sguardo fisso” le trovate in questo articolo: Come percepire le dimensioni parallele nel volto di una persona, oppure più dettagliatamente all’interno del videocorso Il Potere della Visione dedicato all’attivazione del terzo occhio.

Fra l’altro, quello di guardare il centro di un’immagine senza sbatter le palpebre e lasciandosi “risucchiare” da essa, è anche un modo divertente per osservare quadri e opere d’arte ricevendone informazioni extra-sensoriali, emozioni e sensazioni che nessun libro di storia dell’arte potrà mai comunicarci. Provate a farlo la prossima volta che andate in un museo!


Disegnare un mandala per meditare

mandala disegnoIl modo per usare più propriamente un mandala ai fini di una crescita spirituale è senz’altro quello di crearlo da zero.

Dal nulla del foglio bianco (o perché no… del foglio nero) disegniamo il nostro mandala partendo dal centro, il quale rappresenta il nostro Sé, la nostra essenza spirituale più profonda. Possiamo disegnare il mandala e poi colorarlo, ma l’esperienza miglior si ottiene usando direttamente i colori, tracciando le forme e i colori del mandala allo stesso tempo. I pastelli a cera o ad olio sono perfetti a questo scopo. Se siete abili pittori, saprete anche fare di meglio con gli strumenti che avete.

Volendo, possiamo anche solo schizzare a penna o a matita un piccolo mandala fatto solo di segni e senza colori, proprio come talvolta faceva Jung, per fare una mini-meditazione su un tema che ci sta a cuore.

Create il vostro mandala senza troppi preparativi, e assolutamente senza usare alcuno strumento tecnico (come righello o compasso). Il mandala deve sorgere spontaneamente e liberamente, non ha alcuna importanza se non è perfettamente circolare e bilanciato.

Anzi, se ci lasciamo veramente andare all’intuizione, è possibile che il mandala risulti sbilanciato, asimmetrico o che contenga parti che sembrano interrompere il suo equilibrio. In questo caso, il disegno sta semplicemente riflettendo parti di noi che hanno quella qualità e che magari hanno bisogno di essere riportate in equilibrio.

Se usiamo il computer o strumenti tecnici per disegnare un mandala, attiveremo l’emisfero sinistro del nostro cervello (quello logico-razionale), potrà di sicuro essere un esercizio rilassante e potremo ottenere un bel risultato finale, ma non avremo certo stimolato in noi un vero stato di meditazione.

D’altra parte è sempre possibile disegnare un mandala con il computer, e solo dopo usarlo per meditare guardandolo. Questa modalità funziona benissimo, e io stesso ho disegnato molti mandala che vengono usati per la meditazione.

Se vogliamo però “possedere” l’energia del mandala a pieno, lo stato di meditazione dovrebbe essere stimolato in noi anche mentre lo disegniamo. In questo caso il mandala sarà una nostra creatura a tutto tondo, e potrà veicolare meglio l’energia che vi abbiamo impresso.


Colorare un mandala per meditare

Molti persone oggi cercano mandala già disegnati da colorare: è un esercizio molto rilassante che può acquietare la mente e portarci in uno stato più aperto. Questo va benissimo, anche se di certo lo stato di meditazione che possiamo raggiungere soltanto colorando un mandala creato da altri è  molto ridotto rispetto al lavorare sul proprio mandala fin dall’inizio.

Comunque, la meravigliosa energia delle strutture e geometrie circolari del mandala ci investe anche solo se ci mettiamo a colorarlo… è davvero un ottimo passatempo meditativo per grandi e piccoli, di sicuro mille volte meglio che non colorare le figurine dei cartoni Disney.

Se vi interessa questo approccio semplice, qui trovate 22 mandala da stampare e colorare.


Quali colori usare per un mandala?

E’ bene scegliere i colori intuitivamente, ma non “a caso”. Ogni colore ha una sua vibrazione e una qualità precise. Intuitivamente possiamo sentire quale colore vogliamo usare per una certa parte del mandala, ecco un breve elenco delle qualità generali dei colori, così da darvi un’idea.

  • ROSSO: forza, vitalità, passione, azione
  • ROSA: amore tenero, intuizione, tenerezza, femminino
  • ARANCIONE: creatività, trasformazione, piacere dei sensi 
  • GIALLO: apprendimento, saggezza, gioia
  • VERDE: guarigione fisica, amore per la natura, mondo vegetale,
  • BLU: guarigione emozionale, pace interiore e meditazione
  • VIOLA: tutto ciò che consideriamo “spirituale”, abilità psichiche, mondo esoterico
  • BIANCO: purezza, rinascita, unità
  • NERO: mistero, vuoto, ombra, oscurità, il proprio lato oscuro

Procedura completa di meditazione con il mandala

1 – Decidi un intento su cui vuoi lavorare

Scegli qualcosa che vuoi accettare e trasformare nella tua vita, qualcosa che vuoi capire meglio, qualcosa che desideri ottenere e il cui desiderio vuoi comprendere più pienamente. Oppure puoi semplicemente tracciare un mandala che rappresenta la tua situazione di vita attuale, senza un intento preciso. In questo caso il centro del mandala rappresenterà il tuo Sé Spirituale, e tutto intorno vi saranno i vari elementi della tua vita.

2 – Disegna e colora il tuo mandala

Munisciti di colori (se il disegno è abbastanza grande, sono ottimi i pastelli a cera, ad olio o i gessetti colorati per lavorare più in libertà). Traccia forme e colori del mandala allo stesso tempo, senza separare il momento del disegno da quello della colorazione. Mentre crei il tuo mandala cominciare a esprimere in esso l’energia del tuo intento. Stai letteralmente dando forma al tuo intento e a tutte le dinamiche ad esso connesse… sii consapevole di questo mentre disegni il mandala.

3 – Osserva il mandala e contempla il tuo intento

Osserva il mandala in modo rilassato. Osserva la sua bellezza, la sua armonia, la sua forma circolare e bilanciata. Osserva i suoi colori e le varie forme che compongono il tutto. Lasciati assorbire gradualmente dal centro del mandala, così che la tua attenzione “ci cada dentro” progressivamente.
Se la tua mente e i tuoi pensieri tornano a disturbarti durante la contemplazione, semplicemente torna a focalizzarti sul centro del mandala.

Come sempre quando lavoriamo con l’intuizione e con l’emisfero destro del cervello, non aspettarti risposte nette e precise da questo tipo di pratica. Di sicuro possono verificarsi, ma solitamente la meditazione ti lascerà con un senso più generale di chiarezza, un senso di soddisfazione simile a quello che si prova dopo un buon pasto… solo che  qui il nutrimento è stato spirituale!


Procedura semplificata di meditazione con il mandala

Come la precedente, ma invece di disegnare il tuo mandala ne sceglierai uno già fatto da altri, oppure uno che ti richiede solo di essere colorato. Scegli un mandala che ti piace e che in qualche modo senti vibrare in risonanza con il tuo intento.

Autore: Accademia Infinita
Accademia Infinita
Accademia Infinita è uno spazio per l'evoluzione dell'Essere: creiamo corsi, meditazioni guidate, articoli e video per aiutarti a crescere in armonia. Seguici su Facebook, Youtube e Instagram.

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