
Cosa è meglio per manifestare la propria realtà: arrendersi o creare?
Alcuni di noi nel mondo della legge di attrazione si chiedono come (o perfino se) gli insegnamenti spirituali dell’arrendersi (Altrimenti detti “arte del permettere”) funzionano insieme alla creazione consapevole. I creatori consapevoli sanno che possiamo creare la nostra realtà focalizzandoci su quello che preferiamo. Eppure c’è tanta saggezza spirituale nell’accettare la realtà senza resistenza e arrendersi al volere divino.
Come si integra questo con la creazione consapevole?
Chiunque abbia studiato il lavoro di Byron Katie, o è stato ispirato dal Surrender Experiment (Esperimento dell’Arrendersi) di Michel Singer, potrebbe aver messo in discussione il modo in cui queste abitudini funzionano per i creatori consapevoli.
Dire solamente di sì alla vita può andare di pari passo col manifestare ciò che preferiamo?
Ricordate la mia massaggiatrice che fu licenziata senza avere i soldi per pagare l’affitto? Lei non ha avuto nessuna resistenza verso ciò che stava accadendo.
E’ stata una grande lezione per me sul potere del permettere.
Sono consapevole del fatto che il lasciare andare sia una parte fondamentale delle qualità di un creatore consapevole.
Eppure quando Amina Makhdoom ha invitato i suoi amici Facebook in una pratica lunga un mese sull’accettare qualsiasi cosa la vita avesse in serbo (replicando l’esperimento dell’arrendersi di Singer) ho pensato immediatamente all’invito a luci rosse del mio ex. E al capo che recentemente mi ha suggerito di ritornare nel mondo aziendale. Non avevo interesse per nessuna delle due cose. A dir poco.
Lei stava forse chiedendomi di arrendermi e dire sì a cose di cui non ho assolutamente preferenza? Perché non è affatto la mia idea di divertimento.
Ecco perché ho chiesto il parere di Ruby Gandadharan. (Ruby è una studente dei sutra yoga, una coach, creatrice intenzionale, e praticante dell’ashtanga yoga..)
Ecco cosa Ruby ha avuto da dire in merito:
La creazione intenzionale è il procedimento d’uso della legge di attrazione attraverso il “simile attrae simile” per chiamare nella tua realtà ciò che desideri.
Arrendersi è il processo attraverso il quale rilasci ogni parte attiva nel creare la tua realtà , lasciando che le forze universali mettano in gioco ciò che sanno essere meglio per te. A un primo sguardo, possono sembrare estremamente opposte. Una è attiva e offre controllo mentre l’altra no. Sono infatti lati diversi della stessa moneta.
Arrendersi richiede fiducia in un potere superiore. La premessa è che il potere superiore in questione sa ciò che è meglio per te e provvederà a darti ogni opportunità e ogni risorsa per aiutarti a realizzare il tuo destino.
Sembra che stai abbandonando il controllo sulla situazione, non è così? Ma mettiamo un attimo in discussione ciò che questo potere superiore è…
I creatori intenzionali fanno spesso riferimento alla “Sorgente”. Diciamo che siamo estensioni di quella energia della sorgente. E’ infinita, ci guida e crea una realtà che è la nostra accoppiata vibrazionale. Non suona familiare al potere superiore dell’arrendersi?
Ma come puoi creare la realtà che vuoi quando mi stai chiedendo di arrendermi ed accettare tutto quello che mi viene incontro?
Puoi perché anche quando ti arrendi è il tuo Sé Superiore che sta inviando le opportunità verso di te. Il tuo Sé Superiore è comunque un punto di attrazione che sa cosa desidera e qual è il suo scopo.
Nella legge di attrazione vengono insegnati concetti come “manager universale” e le tecniche del lasciare andare, rilasciare la resistenza, e seguire il flusso della corrente. Queste sono tutte tecniche che vengono dal nucleo concettuale dell’arrendersi.
Arrendersi non vuol dire andare fuori a cercare la tua prossima azione. Non si tratta di cercare la prossima cosa da fare. Non si tratta nemmeno di dire di sì a tutto nella speranza che porterà a qualcosa di buono.
Arrendersi è mantenersi allineati in uno stato mentale di pace ed essere presenti nel qui e ora.
E se si presenta una situazione che richiede la tua attenzione, fai la tua parte senza attaccamento al risultato, senza piacere o dispiacere per ciò che è, senza perdere il tuo allineamento e pace mentale.
Il prossimo punto è molto importante e va di pari passo con la pratica dell’arrendersi.
Quando si inizia la pratica dell’arrendersi, sarebbe meglio dedicarsi ad un qualche esercizio di allineamento o purificazione energetica. (Michael Singer faceva meditazione regolarmente per mantenere un saldo stato mentale. (quello che Abraham-Hicks chiama “essere nel vortice”)
Devi trovare una pratica che ti porta in allineamento con la sorgente, che porta chiarezza e alza le vibrazioni. Quindi se attraverso l’arrendersi, ti vengono incontro delle situazioni che non vuoi più o di cui non sei sicura, guardale come indicazioni delle vibrazioni che sono ancora attive dentro di te. Questo ti guiderà nella pratica di allineamento: sia per rilasciare resistenze e riallinearti, sia per trovare più chiarezza.
Per concludere, arrendersi non è diverso dal processo di creazione intenzionale. E’ la sua dualità, in molti modi. Arrendersi è una filosofia (un concetto) e come ogni altro concetto, può essere usato per servire al meglio la nostra evoluzione.
La prossima parte è uno scambio di domande e risposte che io e Ruby abbiamo avuto via mail.
Jeannette: Quindi Ruby, stai dicendo che se avessi avuto una pratica più forte di allineamento o una energia più pura, non avrei avuto quella proposta dal mio ex e non sarei stata invitata a ritornare a un lavoro aziendale?
Ruby: C’è una ragione per cui la proposta del tuo ex o l’incontro col tuo vecchio capo sono avvenute. C’è una resistenza verso questi scenari che sta entrando in gioco (vale a dire, un forte “NON VOLERE” ). Ciò a cui resistiamo, persiste.
La meditazione (o qualunque sia il tuo strumento per rilasciare resistenza) ti aiuterà a distaccarti emotivamente dal risultato di questi scenari specifici. Fino a che mantieni questo forte NO verso il dormire con un ex, aspettati delle proposte a luci rosse :).
Questo ti aiuta a muoverti verso il prossimo livello e spiegarti meglio l’arrendersi?
Jeannette: Penso di avere una diversa definizione del permettere. Io posso accettare che la vita presenti questi scenari. Non resisto alla presentazione (capisco che è in risposta alla mia vibrazione). Ma posso ancora onorare i miei desideri personali senza sentire che non sto arrendendomi alla vita facendo questo. Agire in qualunque altro modo mi fa sentire senza direzioni e che sto disonorando chi veramente sono.
Ruby: Arrendersi è veramente l’evoluzione del rilasciare la resistenza della legge di attrazione. Molte cose continueranno a succederci mentre ci riallineiamo, rilasciando resistenza. La pratica dell’arrendersi viene in aiuto quando andiamo avanti nella nostra vita mentre le nostre nuove vibrazioni si affermano. Agendo senza attaccamento al risultato.
Spiegami la tua ultima frase…”onorare i miei desideri personali senza sentire che non sto arrendendomi alla vita facendo questo”. Pensi che arrendersi voglia dire rinunciare?
Jeannette: accettare un invito che non mi piace (che sarebbe in diretta opposizione a quello che sto consapevolmente creando) sembra l’equivalente di non tenere conto dei miei desideri personali e dei miei diritti e capacità come creatore consapevole.
Se qualcosa è già (nella mia realtà) so che resistergli sarebbe da pazzi. Ma sesso con un ex o un lavoro che non voglio non sono la mia presente realtà. Gli inviti lo sono, ma ogni parte del mio essere interiore dice “non è quella la strada giusta”. Il mio essere interiore dice di creare il mio show! (Un lavoro autonomo è entusiasmo! Lo adoro!) E dice anche “non andare più a letto con quel ragazzo”. Non c’è entusiasmo in quello scenario.
Se la via del creatore consapevole è quella di andare verso ciò che fa stare meglio, allora sicuramente non mi dirigerò verso un lavoro aziendale o inviti sessuali dagli ex. Giusto? Sarei matta a non ascoltare a quella guida interiore.
Ruby: Permettere non vuol dire andare contro ai tuoi valori fondamentali, credenze o scopi. Si tratta di più di praticare distacco dai risultati delle nostre azioni. Mi sembra che sei nella giusta strada nel trovare la tua personale pratica del permettere con o senza essere d’accordo sulla definizione
Autore: Yoni Eli
