
Lo sapevi che guardare il tg contribuisce a creare guerre, stupri e rapimenti?
Alcune persone pensano che guardare il tg, leggere i giornali, tenersi aggiornati su guerre e cronaca nera sia un dovere del cittadino responsabile.
Ma da un punto di vista energetico queste azioni di solito contribuiscono a creare un mondo dove ci sono ancora più guerre, epidemie, rapine e conflitti politici.
Quale vibrazione emana una persona che legge un articolo di cronaca nera? E una che osserva l’ultimo reportage sulla fame nel mondo? Se accettiamo l’assunto che il nostro focus e la nostra vibrazione creano la realtà che sperimentiamo, la risposta è davvero ovvia.
“Bisogna essere realisti!” dicono alcuni. “Bisogna tenersi aggiornati sui fatti reali che accadono nel mondo, perchè questa è la realtà! Vuoi forse che ignoriamo la realtà e viviamo in un mondo di fantasia?”
E’ esattamente quello che sogno per l’umanità di questo tempo.
Perchè che cos’è la realtà in fondo? Una guerra o un’epidemia sono reali solo perchè milioni di persone si sono focalizzate su quel tipo di realtà fino a manifestarla. Volete continuare a focalizzarvi su quella spiacevole realtà, solo perchè ora è manifesta, e quindi vi sentite in obbligo di considerarla “reale”?
Volete parlare di quanto va male il mondo, dei politici corrotti, della crisi economica… perchè questa è la realtà che state vivendo? Volete veramente essere “realisti” e continuare a manifestare questo mondo incrinato?
O preferite invece manifestare un mondo diverso? Per fare ciò l’unica strada è smettere di focalizzarsi sul mondo che non ci piace, e cominciare a fantasticare su quello che ci piace.
Essere “realisti” è una reazione automatica. Non è vero che serva coraggio per affrontare la “dura realtà”, perchè è quello che siamo stati programmati a fare fin da piccoli. Diversamente serve coraggio per sognare, per spostare il proprio focus da quella che sembra la realtà che ci circonda, e cominciare a creare quella che preferiamo. E’ un atteggiamento impopolare, che sembra menefreghista perchè va contro la prassi a cui quasi tutti siamo stati educati.
Quando ero studente di liceo facevamo molte manifestazioni, sui temi più vari. C’erano manifestazioni contro la guerra, altre contro la riforma scolastica, altre contro il governo in generale. Ma c’era sempre un “contro” da qualche parte. E quel disagio che ho sempre provato ai cortei anni dopo l’ho compreso come la sottile percezione che tutta quella massa di energia in movimento, alla fine, non faceva altro che alimentare lo stesso fiume verso cui si diceva essere “contro”.
Non tutte le manifestazioni sono rabbiose naturalmente, alcune sono gioiose e spudoratamente “pro”. Ma ci vuole coraggio e leggerezza per manifestare con gioia, perchè al mondo si appare di solito come dei buonisti senza spina dorsale.
Ognuno di noi, con il proprio focus, esprime continuamente un voto vibrazionale verso la realtà su cui si focalizza. Tutti i voti assieme eleggono la realtà principalmente manifesta nel nostro mondo. Ma allo stesso tempo ognuno vive una realtà individuale, e in essa può scegliere focalizzandosi di vivere il proprio paradiso, il proprio inferno, o un estenuante purgatorio.
Non posso certo, e non mi interessa neanche, spiegare all’avido telespettatore di tg che in quel momento sta votando per guerre, stupri e rapimenti. Ma posso ricordarmi io che la realtà è come scelgo di sentirmi in ogni istante della mia vita. E che più scelgo di sentirmi felice più quella sarà la realtà in cui mi sarà dato di vivere.
L’uomo medio non è un pessimista patologico. Di solito è un essere capace di apprezzare il bello e di pecepire la luce nelle tenebre. Sa essere propositivo e parlare del mondo che desidera invece di lamentarsi di quello che non gli piace. Ma allo stesso tempo è stato educato ad essere realista. E poichè realista = uomo responsabile, allora non può proprio fare a meno di guardare alle cose che non vanno e inserire un pò di lamentele nell’equazione.
La risposta dell’Universo è sempre perfetta: a questa vibrazione ambivalente risponde manifestando un pò di cose piacevoli un pò di cose spiacevoli. Il risultato è che il mondo sembra evolversi lentamente… due passi avanti, e uno e mezzo indietro.
Ma il pioniere di questa Era è un visionario. E’ folle quanto basta da cambiare l’equilibrio di questa equazione. Perchè si spoglia delle vesti di realista, per scegliere consapevolmente di focalizzarsi solo sulla luce, e considerare reale solo quella. Tramite questo processo, che è già attivo in milioni di esseri, il nostro pianeta sfreccia nella sua evoluzione, balzando verso una Terra completamente diversa da quella su cui i nostri nonni hanno vissuto.
La prospettiva che vi propongo qui spesso solleva grandi polemiche: ma i bambini che muoiono di fame? Ma la pedofilia? Ma i cani abbandonati in autostrada? Dobbiamo fare finta di niente e “sperare” che tutto si aggiusti da sé?
Ognuno a questi interrogativi trovi la sua risposta, ma io scelgo di ricordarmi che il mio stato di coscienza è l’unica variabile che conta.
Se penso ai bambini maltrattati, e provo disperazione per le vittime e odio per i carnefici, sono consapevole di quale realtà sto contribuendo a creare con le mie emozioni.
Se invece penso alla miriade di esseri che lasciano il piano materiale per uccisione, fame o malattia, e riesco a provare compassione, comprensione e persino gioia onorando una prospettiva più ampia che regola nascite e morti su questo piano, allora so che sto osservando quegli eventi senza alimentare l’Ombra.
Autore: Niccolò Angeli
