
La legge di attrazione spiegata un pò meglio
La legge di attrazione è considerata da tutti gli onesti ricercatori spirituali una delle leggi fondanti dell’universo. Essa dice che “tutto ciò che accade nella tua vita è causato dai tuoi pensieri, emozioni e azioni”.
Libri come “The Secret” hanno portato al grande pubblico questa legge universale… ma qualche pezzo si è perso per strada. Il mio intento qui è di recuperare i pezzi mancanti perché sia più chiaro come possiamo usare questa legge per vivere una vita entusiasmante.
Come la fisica quantistica ci insegna, il nostro universo non è altro che un infinito compenetrarsi di energia e vibrazioni. Perché sia possibile per noi avere un esperienza tangibile e materiale di queste vibrazione, il nostro cervello le traduce in quella che per noi è la realtà fisica.
Dove vediamo alberi, tavoli, animali, persone, in realtà c’è solo pura energia e vibrazione in costante movimento, ma il modo che abbiamo per apprezzare questa energia e interagire con essa è appunto tradurla in quella che normalmente chiamiamo “la realtà”.
Se non accetti questa descrizione non puoi accettare nulla di quanto riguarda la legge di attrazione, quindi tanto vale che ti fermi qua! Oppure continua a leggere, che ti farà solo bene.
In quanto essere vibrazionale ogni essere umano emette una certa frequenza vibratoria. Questa frequenza vibratoria varia a seconda dei pensieri e delle emozioni, e crea una risonanza attivando nella sua esperienza della realtà tutto ciò che ha una frequenza vibratoria simile a quella che sta emettendo. Questo spiega ad esempio perché, quando sei arrabbiato e ti senti vittima di un mondo ingiusto, continui a vivere esperienze e a incontrare persone che ti fanno sentire esattamente così.
Mentre quando sei in stato di grazia quello che trovi principalmente sono sorrisi e piacevoli sorprese.
Tra questi due estremi vi sono infinite sfumature e una grande quantità di fraintendimenti legati a come esattamente funziona la legge di attrazione. Sarà bellissimo e piacevole per me esplorarli ed esporli, non solo in questo articolo, ma anche in tutti quelli che verranno. Cominciamo subito!
Il nostro cervello è come una radio. E “là fuori” ci sono infinite stazioni su cui sintonizzarsi . Ci sono paradisi e inferni, bancarotte e vincite alla lotteria, amici e solitudine, stipendi e bollette… c’è proprio tutto, dall’esperienza più distruttiva a quella più unificante. Quello che noi facciamo quotidianamente è sintonizzare la nostra radio su una di queste frequenze e vivere il programma. Per questo motivo non esiste una realtà uguale per tutti: perché ognuno ha la sua propria radio e la libertà di scegliere su quale programma sintonizzarla.
Questa metafora ti fa capire come in realtà non ci sia proprio nulla da “attrarre”: si tratta piuttosto di scegliere di focalizzarsi su una certa frequenza invece che su un’altra. Non c’è nulla da attrarre perché tutte le esperienze possibili esistono già, non sono qualcosa che devi creare dal nulla, o che devi faticosamente tirare dentro la tua vita. Tutto esiste già fin dal principio, quello che facciamo come esseri umani è solo scegliere di focalizzarci e di sperimentare quello specchio di vibrazioni che in quel momento riteniamo utile per noi.
Il focus infatti è la chiave di tutta la nostra esperienza di vita.
Ti propongo un’altra metafora: immagina di vivere nella totale oscurità e di avere tra gli occhi un bel faro luminoso. Puoi vedere e apprezzare del mondo solo ciò che il tuo faro illumina, tutto il resto ti è inaccessibile. A seconda di dove direzioni il tuo faro vedrai quindi cose diverse. Ma se ti convinci che ciò che stai vedendo, anche se molto spiacevole, è l’unica realtà possibile, allora automaticamente continuerai a puntare lì il tuo faro, e ti inoltrerai sempre più in quella regione. Così facendo avrai sempre più prove che quella è l’unica realtà possibile, ne sarai sempre più convinto, e ancora di più punterai il tuo faro in quella direzione.
Avresti potuto voltare la testa per scoprire che in un’altra direzione c’era un paradiso terrestre, ma non eri consapevole di essere tu ad illuminare la porzione di realtà che stavi sperimentando.
E più ti focalizzi su una certa realtà, più essa cresce e diventa tangibile per te. Questa è la grande trappola: perché fin da bambini ci hanno educato a focalizzarci su un mondo malato e ingiusto, e ormai è così automatico per noi che scegliere di spostare il nostro focus e mantenerlo su qualcos’altro talvolta sembra richiedere uno sforzo enorme.
Vedremo che in realtà lo sforzo richiesto è molto minore di quello che pensiamo, e si tratta più di lasciare andare che non di aggrapparsi. Questa è la parte della legge di attrazione che preferisco, e la approfondirò nei prossimi articoli.
Autore: Niccolò Angeli
