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  26 Luglio 2022
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Ciao, volevo condividere alcune piccole riflessioni personali scaturite dalla frequenza del corso.

Sto seguendo con molto interesse e soprattutto con calma perché voglio metabolizzare gradualmente gli insegnamenti.

La prima riflessione riguarda il paragrafo "Recitare se stessi".
Quando guardo un film mi piace osservare con attenzione gli attori, specie quelli più conosciuti, che vediamo in diversi film e quindi in ruoli diversi. Quello che, personalmente, apprezzo in un attore, è la sua capacità di trasformista. Alcuni attori riescono ad interpretare ruoli diversi cambiando se stessi, cambiando modo di parlare, muovendosi in modo diverso. Altri attori riescono, è vero,ad interpretare bene ruoli diversi,ma mantengono intatta la propria struttura personale parlando e muovendosi sempre nello stesso modo (per es. quando bevono,come afferrano il bicchiere,lo portano alle labbra e lo posano nuovamente). Penso spesso ad una frase attribuita ad Eduardo de Filippo quando si trovava dietro le quinte prima di entrare in scena:" ... attendo il momento in cui mi trasformò in un altro".
Anche gli altri, i non attori di professione, secondo me, recitano quotidianamente, diversi ruoli, nella propria vita: figli, genitori, studenti, lavoratori, donne, uomini, coniugi, amanti, ecc .
Il "gioco" di recitare se stessi è divertente, anche se in questa fase iniziale mi viene un poco difficile 😅

La seconda riflessione è quella sul cambiamento, "Amare il cambiamento" . In questo caso mi sento "una pecora nera" nel senso che nel corso della mia vita ho spesso cambiato volutamente qualcosa della mia vita, più che qualcosa ho proprio "cambiato vita": cambio università, cambio città, cambio case, cambio lavoro diverse volte, anche adesso che ho da pochi anni intrapreso una nuova professione,mi sento già appagata e pronta a ricominciare con qualcos'altro. Anche le mie relazioni hanno subìto un po' questo andamento...
Infine "Libertà e relazioni"...ho cercato di analizzare il mio atteggiamento nei confronti degli altri,quelli che sono più vicini a me, i miei familiari, genitori e coniuge... In queste relazioni sento che gli altri hanno cristallizzato me, sento che i miei familiari vogliono che io sia come loro credono e vogliono che io sia. Questa situazione mi opprime. Forse mi sbaglio, forse la mia percezione è errata. Ma se fosse così è comunque sbagliato, da parte mia, permettere loro di comportarsi così nei miei confronti (anche se lo fanno in buona fede). Mi sembra di lasciare agli altri la libertà che vorrei per me ma che a me ,al momento, non mi è concessa. In questo ultimo caso credo di dover fare un lavoro più profondo...

Alla prossima 😉

Gab

Grazie per entrare così in profondità sui vari temi, non è scontato e lo apprezzo :)

Il tema del "cristallizzare o lasciarsi cristallizzare" tocca molto anche me, perchè sono un pigro e piuttosto che affrontare dei potenziali conflitti spesso lascio correre le piccole cristallizzazioni che vedo in me e negli altri.
Alla lunga... si accumulano come il tartaro sui denti, e poi bisogna fare un lavoro energetico profondo per ripulirsi.

E' un tema molto delicato questo perchè tutti vogliamo sentirci amati e accettati, e va da se che appare più semplice farsi amare si diventa persone "buone" che non danno noia a nessuno e sono piacevoli da frequentare.

Tra i miei conoscenti, ho solo un'amica che non accetta nessun tipo di cristallizzazione, e che te lo fa notare appena ne mostri una.
Se non sei molto in forma energeticamente, può essere impegnativo passare una serata con lei... è un po' come avere accanto un dentista con il trapano pronto a intervenire.

Poi c'è anche il tema del controllo. Perchè a voler fare il lavoro spirituale perfettamente, senza lasciarsi sfuggire neanche una macchia, si rischia sempre di irrigidirsi diventando pedanti.
E' come sempre un'arte di fluidità, tra l'essere spietati e gentili, accoglienti e penetranti.

Abbraccio!
circa 1 anno fa
·
#2696
Grazie per la risposta :D
Perché ogni nuova risposta genera un nuovo spunto di riflessione. E ti ringrazio anche per l'apprezzamento :D
Questo mio andare in profondità è una mia necessità, perché oltre ad essere pigra sono anche disordinata, tuttavia apprezzo il suggerimento di evitare l'irrigidimento.

;)

Gab

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