.il fatto di trovarmi spesso a vivere situazioni lavorative con colleghi che toccano questo mio lato e si presentano così diversi dalla mia visione del mondo mi fa pensare che devo imparare a distaccarmi e non vivere così intensamente ciò che mi succede?
Esattamente. Ma non è neanche utile costringersi a stare in una situazione insostenibile. Se scegli di cambiare situazione, l'ideale è farlo senza "fuggire", ovvero senza giudizio o condanna verso coloro che ti lasci alle spalle. Semplicemente li lasci al loro mondo, gli auguri ogni bene e scegli di rivolgerti verso mondi che riflettano di più al tua bellezza.
Meglio osservare e accettare ciò che avviene senza crogiolarsi nel dolore di fronte all'insensibilità - in questo caso - degli altri?
Hai compreso.
Dove ci può portare questo farci carico anche della diversità dell'altro?
Può portarti in diversi luoghi. Può farti contrarre in uno stato di arroganza, perchè pensi di sapere come l'altro dovrebbe essere. O magari può indebolirti, perchè ti fai carico della missione di cambiare l'altro.
Posso scegliere di avere compassione verso la mia collega ma non ammetto che la sua debolezza venga sfogata su tre creature incapaci di difendersi. Io sono testimone di tutto ciò e non accetto di osservare semplicemente che le cose accadano...intanto me ne faccio carico ma sento che devo fare qualcosa.
Considera che ognuno (persino quei bambini) sceglie a qualche livello di vivere quella specifica situazione. Con la presenza di bambini (e quindi di "innocenza" ) ciò è più difficile da comprendere, specialmente se i bambini sono sottoposti a violenze più o meno visibili.
In base alla propria coscienza, dobbiamo scegliere di agire perchè gli innocenti non soffrano, ma se lo facciamo giudicando aspramente i loro carnefici sarà più difficile produrre vera guarigione. Perchè anche il carnefice è stato a sua volta un bambino innocente che ha molto sofferto.
Io ti consiglierei prima di tutto di inviare amore al bambino ferito della tua collega, chiedendo alle vostre Anime che vi sostengano in questa fase. Poi parlale nel modo più equilibrato che trovi e comunicale ciò che senti cercando di amarla mentre lo fai.
Lei potrà reagire anche con rabbia, se non è disposta ad ascoltare... non importa, tu hai fatto il possibile. O magari reagirà aprendosi e scegliendo di ascoltarti. Non devi avere aspettative, lascia che tutto sia facendo il meglio che puoi.
A quel punto, se continuasse a comportarsi in un modo violento verso i bambini, il passo successivo sarebbe quello di abbandonare quella situazione senza rancori, se te la senti comunicando anche ai genitori il perchè della tua scelta. Il bagaglio degli altri non è tuo da portare, soprattutto se ti pesa sulle spalle e non ti dà gioia.
In tutto questo però, non smettere di inviare amore al bambino ferito della tua collega, se senti che ciò ti è possibile e fluido da fare, perchè questo tipo di pratica è quella che permette la più ampia trasformazione e guarigione anche per te, in quanto stimola l'amore incondizionato.
Abbraccio