Trascrizione del video
Come introduzione a questa meditazione vorrei riassumere alcuni dei punti principali di quanto ho già condiviso nel mio corso "Contatto!".
Il primo elemento è che il contatto tra noi e le tante civiltà extra-terrestri che gravitano attorno alla Terra è già iniziato da diversi anni, anche se non avviene sotto gli occhi del grande pubblico.
In realtà, questo contatto esiste dalla notte dei tempi, negli ultimi 50 anni è solo accelerato visto il balzo di coscienza che stiamo vivendo.
Quando ci apprestiamo a meditare dunque, lo facciamo soprattutto per accelerare il processo di contatto aperto, che porta con sé anche il sollevamento del velo di segretezza da parte dei vari governi e dunque il graduale accesso per la popolazione della Terra a tecnologie che ai nostri occhi fanno ancora parte della fantascienza.
Cerchiamo di capire bene che tutte queste cose sono collegate tra loro. Il motivo principale per cui qualsiasi apparizione di UFO viene tenuta nascosta il più possibile, è che se ne fosse rivelata l'esistenza la prima domanda che gli scienziati si farebbero sarebbe "come sono arrivati fino qui?". A quel punto sarebbe inevitabile rendere pubblica l'esistenza di tecnologie avanzate per il controllo dello spazio-tempo, della gravità e dell'energia.
E d'altra parte, questo processo di svelamento dipende in gran parte da noi. Noi come coscienza collettiva che dobbiamo veramente volere questo contatto, e noi come cittadini della terra che dobbiamo agire in modo sempre più coerente per richiedere trasparenza e diffondere le informazioni sul tema extra-terrestri. Siamo solo noi che decidiamo i tempi del contatto pubblico e aperto: è la misura della nostra energia collettiva che fa pendere gli equilibri politici e sociali in una direzione o nell'altra.
A livello individuale o di piccoli gruppi, questo contatto è naturalmente già in corso. Sia per coloro che hanno più che altro esperienze oniriche, come me, sia per chi va proprio sul campo ad avvistare le astronavi.
La nostra meditazione ha un doppio scopo dunque: sia renderci sempre più aperti e disponibili al contatto a livello individuale, sfruttando la spinta dell'energia del gruppo, sia seminare il nostro voto per il contatto aperto nella coscienza collettiva.
Un altro punto che vorrei chiarire è che quando parlo di extra-terrestri includo in questa categoria anche angeli, guide spirituali e qualsiasi altra entità con la quale sia possibile avere una relazione. Alcuni sono più vicini alla nostra fisicità e si muovono su astronavi, altri sono più rarefatti e si spostano solo in virtù del loro intento, ma io li considero tutti fratelli e sorelle delle stelle, e parlo di extra-terrestri solo per farmi capire, perché in realtà è un termine che non amo molto.
Tutti coloro che si sentono attratti dall'idea di servire l'umanità in questo tempo di transizione, hanno a qualche livello una relazione con questi fratelli e sorelle delle stelle. Magari vengono da un altro pianeta e si sono incarnati qui con uno scopo preciso, o magari intrattengono un diverso tipo di relazione con loro. Non ha molta importanza, ognuno deve scoprire i dettagli di questa storia per conto suo… ciò che vorrei sottolineare è però che lavorare per il contatto è anche qualcosa di simile al ricongiungersi con una famiglia. Almeno, nel mio caso provo spesso quel genere di nostalgia quando guardo le stelle, e sento quel calore e quella dolcezza degli affetti più sinceri ogni volta che un'esperienza di contatto si verifica.
Ricordiamoci anche di non usare queste informazioni per sentirci o definirci come superiori agli altri. Fare parte di una famiglia stellare, o avere un contatto speciale con entità extra-terrestri, non ti rende necessariamente una persona migliore, ma può facilmente renderti una persona arrogante. Credo che una delle responsabilità più delicate sia proprio di continuare a sentirsi umili, semplici e trasparenti anche mentre si diventa sempre più consapevoli di quanto si è in realtà grandi, di quanta storia e quante vite ci siano alle nostre spalle.
Quando si riesce a conservare questa umiltà nonostante il crescere della consapevolezza, ecco che si può accelerare ancora di più perché è proprio in base all'assenza di importanza personale e di arroganza che molto spesso ci viene permesso di attraversare una soglia ulteriore.
Cosa aspettarsi dunque durante e dopo questa meditazione? Niente, naturalmente! Se ci aspettiamo qualche effetto speciale è probabile che resteremo delusi. Ma se ci sediamo in meditazione essendo invece coerenti nella certezza che il contatto sta già avvenendo nelle nostre vite, e se quindi agiamo ogni giorno mantenendo tale coerenza, ecco che entriamo nell'energia del contatto perché siamo noi stessi a manifestarla con la nostra semplice coerenza.
Dopo aver assorbito la carica dell'energia del gruppo, ricordati di guardare il cielo stellato ogni volta che ti è possibile. Contempla quel cielo e senti come ti senti. Agli occhi di chi ci guarda dalle stelle, ognuno di noi è come una lampadina che si accende e si spegne. Ogni volta che esprimiamo con calore il desiderio di contatto, ci accendiamo e diventiamo più visibili. Ma è facile spegnersi travolti dagli impegni e dalle distrazioni quotidiane. Dunque è tua la scelta di quanto restare accesso, di quanto continuare ad inviare questo segnale verso il cielo.
Se scegli di continuare a farlo con costanza, aspettati qualche avvenimento nei tuoi sogni. Il mondo onirico è di solito il primo luogo dove si viene visitati, e la capacità che abbiamo di ricordare tali incontri è spesso anche il metro di quanto siamo pronti a riceverne altri.
Stai pur sicuro che sei stato attratto da questa meditazione, stai già vivendo delle esperienze di contatto, è solo la tua personalità incarnata che non le ricorda o che le trattiene solo in minima parte. Per ricordarle maggiormente, lo strumento è sempre lo stesso: la tua attenzione. Immergiti nell'idea del contatto e vivila proprio come se stesse già accadendo, dedicale attenzione ed essa diventerà naturalmente più reale per te.