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Ecco alcuni semplici esercizi introduttivi alla proiezione astrale, o a quella che io preferisco chiamare “espansione della consapevolezza”. Questa meditazione ti guiderà a percepire il confine tra l’interno e l’esterno di te e a manipolare tale percezione per renderla più mobile e fluida.
Si tratta veramente di esercizi molto semplici, anche perché quello che ti guiderò a fare è qualcosa che facciamo di continuo, ma di solito non ce ne rendiamo conto. La nostra consapevolezza viaggia infatti costantemente in più luoghi. Se ad esempio stai guardano un film, puoi percepirti fisicamente seduto in un certo luogo, ma la tua immaginazione è anche stimolata dal film a percepire altri luoghi… e allo stesso tempo potresti anche avere pensieri rispetto a qualcosa che devi fare il giorno dopo. In questo caso, ti trovi in 3 luoghi contemporaneamente, naturalmente non a livello fisico… ma a livello della tua consapevolezza.
A partire dall’idea che ci troviamo quindi sempre in più luoghi contemporaneamente possiamo cominciare usare consapevolmente questa nostra abilità naturale, e allora si apre un affascinante un mondo di possibilità e percezioni di cui questa meditazione è solo un piccolissimo assaggio.
Per farti capire bene cosa significa il termine “espansione della consapevolezza” definiamo meglio i termini “coscienza” e “consapevolezza”. Le definizioni che ti propongo, anche se condivise da molti ricercatori, sono comunque una semplificazione funzionale a farti comprendere di cosa stiamo parlando. Altrove potrai trovare molte definizioni diverse, soprattutto legate al termine “coscienza”.
Coscienza
Il campo di energia intelligente che crea tutto ciò che esiste. Coscienza è tutto, ma il termine si ricollega a quello di energia e vibrazione come agli elementi fondamentali dalle cui diverse e infinite configurazioni scaturiscono tutte le possibili realtà, compresa quella materiale che sperimentiamo con i nostri sensi fisici. In altri contesti potremo parlare della “coscienza personale” come di quella configurazione di energia e vibrazione che è relativa a noi personalmente, ma come vedrai questo è qualcosa che preferisco identificare con il termine “consapevolezza”.
Consapevolezza
Nell’oceano della coscienza, la consapevolezza è una parte di coscienza che si “individua” (si fa individuo), generando la capacità di riconoscersi come un’entità a sé stante. Hai consapevolezza quando puoi dire “io esisto, io sono” e puoi riconoscere dei limiti entro cui esisti (ad es. il tuo corpo fisico). E’ importante capire che questi limiti sono illusori e immaginari, anche se funzionali per noi ad avere un’esperienza coerente. I limiti sono illusori perché coscienza e consapevolezza non sono mai separati, proprio come l’oceano e una porzione di acqua dell’oceano non sono separate. Consapevolezza è solo una configurazione del campo di energia della coscienza che si fa individuo, e per questo si dice “avere consapevolezza di sé”.
Espansione della consapevolezza
Espansione della consapevolezza non è altro quindi che lo spostamento di questi limiti illusori per abbracciare una porzione più ampia del campo di coscienza che ci circonda. Quando chiudi gli occhi e immagini qualcosa, stai spostando i limiti della tua normale percezione normale, così come quando sogni o hai un’esperienza extracorporea. Tutti questi fenomeni possono essere racchiusi sotto l’unico fenomeno dell’espansione della consapevolezza. Possiamo vivere questo stato di coscienza sia da svegli che quando dormiamo, e l’intensità con cui lo percepiremo dipende solo da come è distribuita la nostra attenzione.
Sogno e immaginazione
Se il nostro corpo fisico è sveglio e facciamo un esercizio di espansione della consapevolezza, parte della nostra attenzione sarà sempre focalizzata sul corpo, e per questo l’esperienza è meno intensa di un sogno lucido e normalmente la etichettiamo come “immaginazione”. E’ importante però capire che l’immaginazione non è necessariamente un processo che avviene nella nostra testa. Per la maggior parte delle tradizioni spirituali, e ultimamente anche per molti scienziati che studiano la coscienza, il nostro cervello è solo il ricevitore di informazioni di cui noi facciamo esperienza all’interno di un campo che va ben oltre il nostro corpo fisico. Ogni volta che immaginiamo qualcosa, ci stiamo proiettando nel mondo non-fisico espandendo i limiti illusori della nostra consapevolezza.
I mondi non-fisici in cui ci proiettiamo quando immaginiamo o sogniamo possono essere nostri costrutti personali, creati al momento per permetterci di vivere una data esperienza, oppure possono essere costrutti collettivi, condivisi da più entità (proprio come è il nostro mondo fisico). Molto spesso, poiché il mondo del sogno è estremamente più malleabile del mondo fisico, potremo fare esperienza di un misto delle due cose: uno mondo personale contenuto però all’interno di un mondo collettivo.
Cosa significa questo? Che ad esempio quando, durante la meditazione che ti ho proposto più sopra, ti sei proiettato in alcuni luoghi che conosci, probabilmente lo hai fatto ricevendo informazioni sia dalla tua memoria di quei luoghi (immaginazione), sia dai luoghi reali (proiezione astrale diretta).
Coloro che diventano esperti nella priezione astrale imparano quindi a usare l’immaginazione per “prendere la mira”, ma poi sanno filtrare l’informazione in modo tale da percepire quasi esclusivamente quella del luogo reale, al punto che ciò che percepiscono può essere verificato da altre persone (un esperimento già ripetuto molte volte dalla scienza di confine).