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Queste 11 affermazioni contengono alcuni dei più importanti principi spirituali che ciascun essere umano deve integrare e praticare nell’arco della propria vita. Usale per elevare le tue vibrazioni ogni giorno e gradualmente riprogrammare la tua mente a seguire nuove convinzioni basate su questi preziosi insegnamenti.
Le affermazioni sono tratte dall’insegnamento di Bashar L’ora del potere, condiviso nel 2019. Le affermazioni sono state leggermente modificate e ridotte a 11 (in origine erano 12) per renderle più efficaci quando espresse in lingua italiana. Sentiti libero di modificare a tua volta queste affermazioni, di aggiungere, togliere, o di concentrarti solo su alcune di esse. La loro funzione è quella di esprimere alcune verità universali per stimolare il potere personale e l’allineamento con il Sé Superiore: falle tue in qualsiasi modo desideri.
Le 11 affermazioni
- Io sono chi sono per una ragione.
- Io fluisco con la mia vita, lasciando andare ogni resistenza.
- Nel mio centro, io sono un essere completo, infinito e illimitato.
- Il passato e il futuro sono illusioni; solo “adesso” esiste.
- Tutto accade nel momento perfetto; non posso perdermi nulla.
- L’universo mi supporta incondizionatamente.
- Io sono un’espressione della natura.
- Io ho sempre esattamente ciò di cui ho bisogno.
- La mia vita è un concerto di sincronicità.
- Io dono e ricevo gioia, amore e compassione.
- Io sono libero di scegliere.
Meditazione guidata introduttiva (25 min.)
In questa meditazione introduttiva ad ogni affermazione segue un breve approfondimento meditativo per aiutarti a comprendere e integrare più profondamente il significato di ciascuna frase..
Trascrizione
1 – Io sono chi sono per una ragione.
Io sono un’espressione unica e originale della Creazione. La totalità di ciò che sono, persino con quelli che posso percepire come errori o difetti, svolge una funzione specifica e mi permette di evolvermi nel migliore dei modi.
C’è un motivo preciso per cui io vivo esattamente le esperienze che vivo, e per cui sono fatto esattamente nel modo in cui sono fatto. Anche se non sempre percepisco chiaramente questo motivo… non può essere altrimenti. La Creazione non fa errori, e ogni creatura attraversa esattamente ciò che ha bisogno di attraversare per evolversi.
Nel momento in cui accetto me stesso completamente, divenendo consapevole che sono come sono per un motivo, ecco che posso cominciare a trascendere quell’immagine di me, e scoprire che io sono anche molto altro. Nel momento in cui cesso di agitarmi per essere diverso, ecco che posso cominciare a cambiare veramente… perché smetto di resistere al naturale flusso del cambiamento.
2 – Io fluisco con la mia vita, lasciando andare ogni resistenza.
Nel grande fiume della Vita, sto imparando che aggrapparsi alle rocce o cercare di remare controcorrente è solo fonte di sofferenza. Anche se talvolta la corrente della vita mi spaventa, sto imparando a capire che essa mi porta sempre lì dove ho bisogno di essere. Ogni volta che riconosco una resistenza, la osservo con dolcezza e la lascio andare. Ogni volta che mi trovo a remare controcorrente stimolato dalla paura di perdere qualcosa, o dal bisogno di fuggire da qualcos’altro… osservo me stesso e tiro dolcemente i remi in barca, lasciandomi andare alla corrente.
Il grande fiume della Vita è mia madre e mio padre, mi conduce senza sforzo nei luoghi che la mia Anima desidera conoscere, e verso le lezioni che il mio cuore desidera imparare.
L’unico sforzo che mi è richiesto, è quello di lasciare andare ancora e ancora ogni resistenza, di affidarmi ancora e ancora alla corrente e al flusso infinito dell’Esistenza.
3 – Nel mio centro, io sono un essere completo, infinito e illimitato.
Quando avverto caos e confusione, o quando la paura sembra assediare il castello della mia vita, io chiudo gli occhi e mi rivolgo all’interno. Respiro quietamente e ad ogni respiro scendo verso il centro di me stesso, respiro nel mio cuore e ad ogni respiro lo ascolto battere ed esistere. Il mio centro, è come il centro della montagna, che non avverte tempeste né venti, o come il fondo dell’oceano, che esiste tranquillo anche quando fuori infuria il temporale. Il mio centro è silenzioso e pacifico. Nel mio centro, io sono un essere completo, infinito e illimitato. Senza forma, senza bisogni, ma pura essenza; nulla può nuocermi nel mio centro, neppure la morte: perché io esisto al di là di ogni forma, oltre ogni spazio e tempo… in questo semplice respiro che vive nel mio centro… io sono.
4 – Il passato e il futuro sono illusioni; solo “adesso” esiste.
Nel centro del mio essere so di esistere fuori dal tempo. Il tempo si estende da questo centro, il passato alle mie spalle, il futuro davanti a me… ma è solo un’illusione che mi permette di raccontare una storia. Solo adesso esiste, solo il momento che mai posso afferrare, perché quando lo penso, è già passato. Racconto la storia della mia vita, ma stando nel mio centro essa è solo un copione che ho scelto di recitare… osservo i miei desideri che si dilatano verso tanti futuri possibili… ma stando nel mio centro essi sono solo sentieri diversi che riportano ogni volta in questo centro.
Mi sporgo dall’abisso del tempo e apprezzo il profumo dell’adesso, la vertigine del presente che mi chiama: “lasciati andare…” mi dice, “lasciati andare all’attimo fuggente… respira… e ancora una volta riconosci che solo adesso esiste veramente”.
5 – Tutto accade nel momento perfetto; non posso perdermi nulla.
Talvolta mi affretto a raccogliere i frutti della mia vita, per paura di non trovarne più. Ma i frutti raccolti acerbi non sono buoni, così come nessun seme crescerà più veloce se resto preoccupato a guardarlo.
Quando mi rilasso nell’adesso, e lascio andare ogni resistenza, ecco che i semi possono germogliare e i frutti maturare. Quando arrivo persino a dimenticarmi di ciò che ho seminato, ecco la Vita può sorprendermi con frutti inaspettati, che cadono già maturi nel mio grembo. Ogni cosa accade nel momento perfetto, né prima né dopo.
Se perdo un treno, ne passeranno altri, se un’occasione sfuma, la vita me ne donerà altre. Poiché la vita è come un giardino abbondante dove ogni cosa cospira per aiutarmi ad evolvere, non c’è alcune possibilità che io mi perda qualcosa di importante.
Solo quando mi lascio andare alla paura di perdermi delle occasioni, ecco che mi contraggo e divento cieco proprio a quelle opportunità che l’esistenza mi offre… ma persino allora, ricordo a me stesso di affidarmi nuovamente alla corrente, e ben presto tornerò a vedere i doni che mi circondano.
6 – L’universo mi supporta incondizionatamente.
Talvolta mi dispero, pensando che un universo positivo non dovrebbe permettermi di soffrire. Eppure la vita è come un genitore estremamente saggio e amorevole, il quale sa bene che devo imparare a camminare da solo. Cadere fa parte della lezione, e con infinita compassione la vita attende pazientemente che io scelga di rialzarmi.
L’universo mi supporta in modo così incondizionato che mi permette di credere a tutto ciò che voglio: posso credere che ci sia un’intelligenza che mi supporta, oppure che non ci sia proprio nulla. Posso credere che tutto esista per una ragione, o che la vita sia solo un processo casuale. Posso credere di essere solo e sofferente, oppure di avere infinite mani che mi sorreggono. Qualsiasi cosa io scelga di credere, lo specchio dell’universo la riflette a me così che io possa di momento in momento scegliere di credervi ancora oppure di cambiare direzione. Talmente tanto sono amato, che mi è permesso di errare all’infinito, perché quel Padre Madre che è la vita sa che solo io posso scegliere la mia verità.
7 – Io sono un’espressione della Natura.
Sono venuto al mondo proprio come un tenero germoglio, e sono cresciuto cercando al mio meglio la luce, che talvolta chiamo “felicità”. Mi sono fatto robusto, ho imparato a sentire, a pensare, a creare e distruggere. Poiché so fare molte cose e ho l’impressione di avere potere sulla natura, mi capita di sentirmi separato, un essere a sé stante rispetto a tutti gli altri.
Eppure, sono anche io un’espressione della Natura, fatto delle stesse particelle che compongono il mondo circostante. Quando ritrovo uno stato di semplicità, è più facile percepire come io sia connesso alla Natura, ai suoi cicli e alle sue dinamiche. Da qualche parte, nel centro del mio cuore, posso ancora percepire quel tenero germoglio che ero, senza ancora l’illusione di sentirmi separato. Cercavo la luce, e la cerco ancora, ma se ricordo a me stesso di sentire la Natura intorno e dentro di me, ecco che la ricerca potrà essere più fluida, gioiosa, invece di diventare uno sforzo apparentemente molto arduo.
Il mio corpo è un frutto della terra, la mia mente un dono del cielo, e io sono come una nota che vibra nel grande concerto della Creazione.
8 – Io ho sempre esattamente ciò di cui ho bisogno.
Ciò che mi serve è già qui e ora. Posso evolvere ed espandermi quando apprezzo fino in fondo il punto in cui mi trovo: con le mie qualità, i miei difetti, gli strumenti che ho acquisito e quelli che ho lasciato andare.
Se percepisco la mancanza di qualcosa, è solo perché sto osservando la mia vita da un punto di vista molto ristretto. Se mi faccio piccolo, percepirò piccolezza. Se mi faccio vittima, sentirò ingiustizia. Ma quando accetto pienamente di avere già ciò che mi serve, ecco che mi sto facendo più grande, e avrò dunque più cose senza bisogno di sentirne prima la mancanza.
Avrò sempre tutto ciò di cui ho bisogno per crescere, e nulla di più. Se mi rilasso nel punto in cui sono, se apprezzo la vita così come è, cresco più rapidamente e dunque avrò nuove cose… ma anche se quelle cose arrivano, se poi mi aggrappo ad esse cresco più lentamente, e allora avrò meno cose. In questo senso, l’atto crescere e ricevere è simile a uno che tiene la mano aperta, lasciando che i doni si posino su di essa senza mai stringere il pugno… con questa consapevolezza, scelgo ora di aprire le mie mani e lasciare che la vita ancora una volta mi doni ciò di cui ho bisogno.
9 – La mia vita è un concerto di sincronicità.
La vita è un frattale troppo grande perché la mia mente possa comprenderla. Se cerco di capire “come” qualcosa si manifesterà, se cerco di controllare in ogni aspetto quel processo per paura di perdermi qualcosa, ecco che rallenterò il flusso delle opportunità.
Essere al posto giusto al momento giusto è un dono che fiorisce dalla fiducia, qualcuno lo chiama “fortuna” ma si tratta in realtà della capacità di lasciarsi portare dalle correnti dell’esistenza. Ogni cosa accade per un motivo, attraverso sentieri misteriosi la vita predispone per me un armonia di coincidenze, che passo dopo passo mi guidano là dove ho bisogno di essere. Se desidero percepire questo senso del miracoloso, il segreto è quello che insegnano i bambini: imparare a vedere in ogni cosa un segno, imparare ad interpretare ogni evento come una sincronicità. Quando persino le cose più banali diventano per me segni magici con cui giocare, ecco che posso meglio vedere il miracolo della vita: un concerto senza fine di sincronicità.
10 – Io dono e ricevo gioia, amore e compassione.
Come ogni creatura, anche io voglio solo essere felice. E a forza di cercare la gioia, posso scoprire meglio il segreto che ne apre lo scrigno. Se scelgo io per primo di donare ciò che desidero, ecco che ne ricevo in abbondanza. Se scelgo di donare gioia, amore e compassione; di irradiare questa frequenza senza aspettarmi nulla in cambio, ecco che lo specchio del mondo me la riflette e ne sono nutrito. Così, donando io ricevo, e ogni cosa che ricevo amo donarla nuovamente. Nulla è trattenuto, nulla è messo da parte, ma tutto mi attraversa così che io diventi sempre più un canale aperto dove scorre la vita.
Nei piccoli gesti di ogni giorno mi alleno a dare per il gusto di dare: una carezza offerta, un rapido sorriso, l’acqua con cui innaffio un fiore e la gioia con cui ringrazio un cibo. Nei piccoli gesti imparo a veicolare ciò che prima mi sembrava di dover raggiungere: quella felicità che prima cercavo ma che ora scelgo di essere.
11 – Io sono libero di scegliere.
Sopra ogni cosa, io sono libero. Libero di gioire, libero di soffrire. Libero di sentirmi separato da tutti, o libero di sentirmi unito ad ogni cosa. Sono libero persino di non sentirmi libero, di pensare che siano le circostanze della vita a decidere per me.
La luce totale della vera libertà è forte e mi ferisce gli occhi, per ciò devo abituarmi piano piano, riparandomi inizialmente all’ombra dell’illusione.
Ma più mi illudo di essere una vittima, più quell’illusione mi stimola a cercare: perché nessuna vittima è veramente felice di essere tale. E così, di dolore in dolore mi abituo al mio ritmo a una libertà sempre più ampia: io sono libero di scegliere. C’è la scelta del dolore, e c’è quella della gioia. Qualsiasi cosa stia vivendo ora, è mia la scelta di come viverlo.
E se tale grande libertà è all’inizio dolorosa da accettare, so che è solo perché devo abituarmi ad una luce più forte: così forte da penetrare ogni illusione.
Meditazione guidata (11 min.)
In questa meditazione ciascuna affermazione viene ripetuta con un’intervallo di 1 minuto: medita sulla frase e integra il senso profondo delle parole durante il silenzio.