come tornare a contattare quella connessione più in profondità
Ciao Davide,
penso che questa sia la domanda che tutto ci poniamo, e ogni persona ha una risposta diversa.
Io dalla mia posso dirti che ri-connettermi è un lavoro quotidiano e che non finisce mai.
Parte dall'idea di dedicare uno spazio-tempo della propria giornata allo Spirito, facendo qualsiasi cosa porti l'intuizione, ma che sia dedicata allo Spirito e niente altro.
Poi quello spazio va gradualmente allargato e ingrandito, perchè racchiuda porzioni sempre più vaste di spazio-tempo durante la giornata.
Nei periodi veramente difficili, mi sono "accontentato" di dedicare un solo minuto al giorno a quella connessione, magari prima di chiudere gli occhi la sera.
Nei momenti buoni, gli ho dedicato anche alcune ore.
Sicuramente fare questo da soli, immersi nel mondo carico di distrazioni e magari sottoposti all nostra mente controllante... può essere molto impegnativo.
Ma tornando alla tua domanda, la risposta secondo me non c'è. Ce ne sono infinite e il modo corretto è lasciare che la propria risposta emerga spontaneamente.
Quasi sempre non è una risposta che si trova pensando alla domanda, è qualcosa che emerge quando si lascia andare il bisogno di avere una risposta.
E' quel momento magico quanod la mente si rilassa e come per magia sorge una sensazione di connessione semplice, autentica.
Le cose sono in realtà sempre molto più semplici di come la nostra mente immagina, e questo forse è uno ostacolo per tanti di noi. Sotto sotto ci piace la complessità delle nostre menti, e le cose troppo semplici ci appaiono non soddisfacenti.
E' proprio vero che ci cerca trova, ma chi smette di cercare potrebbe trovare sè stesso/a.
Abbraccio
Sotto questo punto di vista mi è particolarmente difficile apprezzare il tuo discorso sulla semplicità / complessità, anche se lo capisco e lo colgo. Non so se mi sono spiegato bene, ma è come se quella ricerca della semplicità fosse sbarrata in primo luogo all'esterno di me.
È come se volessi uscire da un luogo che dal quale mi è vietato farlo, o meglio nel quale vengo continuamente sbattuto dentro. E paradossalmente non lo faccio proprio perché non mi si dice di farlo. (per qeusto sono continuamente sbattuto dentro). Non so davvero come fare o cosa ci sta dietro a tutto questo. E non so se sia questo condizionamento esterno davvero forte (frutto di anni e anni di cecità) o se è la mia forza ad essere in questo momento fioca nel trovare una via d'uscita. 😐😐😑 ( frutto di anni e anni di stasi e di energie sprecate).