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  15 Marzo 2020
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Ciao Niccolò, ciao a tutti.

Ho appena ascoltato il video "Il viaggio della consapevolezza: momenti eterni" e trovo interessante il concetto di libero arbitrio e, quindi, la possibilità di poter scegliere e sperimentare in ogni istante infinite varianti e possibilità dell'essere. E' una cosa che mi è abbastanza chiara, perchè logica, nel senso che so che in ogni momento, scelgo che voglio essere, cosa fare e dove.

Fatico di più a comprendere i concetti di realtà parallele o, meglio, non mi è chiaro perchè esistano realtà parallele, nel caso io non abbia ancora deciso di determinarle con le mie scelte nel mondo materiale. Il fatto che, in un determinato momento, io possa scegliere tra la realtà A e la realtà B, è un conto. Poi, però, a conti fatti io scelgo una delle due. Ad esempio A. B esiste? Cosa vuol dire che posso sperimentarla? Non è soltanto una illusione? Posso connettermi con B solo nella mia fantasia ed immaginazione ma non realmente. C'è un passaggio che, da principiante, mi manca e fatico a capire. Grazie a chi vorrà eventualmente darmi qualche ulteriore spunto.:)
Ciao Carmine,
prim di tutto ricordati che tutti questi concetti sono teorie e approssimazioni, nessuno pretende di dare una descrizione esatta di meccanismi dei quali conosciamo e percepiamo una percentuale così ridotta.
I concetti che ho condiviso servono più che altro ad aiutare una comprensione logica, in modo tale che la mente si renda più docile senza resistere, così che possiamo aprirci di più all'esperienza del "magico", ossia l'esperienza intuitiva di ciò che l a mente ancora non sa spiegare completamente.

Ciò detto, la ragione per cui ti senti confuso è che devi considerare che esistono sempre due livelli di percezione (o se vuoi, due livelli di esistenza.

Livello Assoluto - assenza di tempo, tutto accade contemporaneamente nello stesso istante eterno
Livello Relativo - presenza del tempo, tutto "sembra" svolgersi cronologicamente

Noi abitiamo il livello Relativo, anche se possiamo avere, durante stati profondamente espansi di coscienza, la percezione per qualche istante di cosa significhi il livello assoluto.

Quindi sì, in questo senso, le "vite" sono tutte parallele e non passate, accadono tutte nello stesso istante eterno; ma allo stesso tempo, se percepite dal punto di vista Relativo della mente, esse si svolgono apparentemente in ordine cronologico.

Ti potresti chiedere: "ma allora in questo momento c'è veramente un me parallelo da qualche parte che vive un'altra vita?".
Per come la vedo io sì, quel te esiste (anzi ne esistono infiniti), ma solo nel momento in cui scegli consapevolmente di fare parte di quella tua versione essa si fonde con te e con la tua vita.

Il fatto che, in un determinato momento, io possa scegliere tra la realtà A e la realtà B, è un conto. Poi, però, a conti fatti io scelgo una delle due. Ad esempio A. B esiste? Cosa vuol dire che posso sperimentarla? Non è soltanto una illusione? Posso connettermi con B solo nella mia fantasia ed immaginazione ma non realmente.


In questo tuo esempio, per il tuo "piccolo io", solo A esiste. Ma per il tuo Spirito, esistono sia A che B, perchè Egli vive tutte le possibilità insieme, non c'è contraddizione. Tutto come sempre dipende da quale livello di coscienza scegli di percepire le cose.

Pensare alle vite parallele è solo un esercizio di immaginazione? Serve a suggestionare la mente? Benissimo, se scegli che sia così. Sarà come un esercizio funzionale (lo si usa spesso in certe terapie di ipnosi).
Ma potresti anche andare oltre e provare a percepire tutto ciò come reale... anche questa è una scelta possibile.

Cos'è l'immaginazione? Cos'è la fantasia? E' qualcosa che accade solo nella mente o è la percezione di altre dimensioni dell'essere che esistono, che possono essere vissute ed esplorate?
E la nostra normale percezione della realtà, non è forse opera di autosuggestione? Non ci ipnotizziamo forse continuamente trasformando semplici impulsi nervosi in un mondo di sensazioni fisiche, percependo una realtà solida dove esiste quasi solo spazio vuoto?

Pondera queste domande, a me hanno aiutato molto a uscire dal dubbio e ad accettare l'apparente contraddizione tra Assoluto e Relativo, senza sforzarmi più di afferare una verità che per sua natura è inafferrabile.

Abbraccio
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