Ciao Beatrice,
secondo me non è utile forzare troppo il processo di perdono, deve in qualche modo svilupparsi in modo organico dal lavoro su di sé che viene fatto, dalla propria presa di coscienza e dall'apertura del cuore che ne deriva.
Daniel Lumera ha strutturato un ottimo protocollo per il perdono (lo trovi nel suo libro
I 7 passi del perdono), di sicuro lo si segue meglio durante un seminario ma potrebbe darti spunti interessanti.
Un punto fondamentale, all'inizio di qualsiasi processo di perdono, è quello del rilascio della rabbia (lui nel libro lo chiama "fase dell'accusa"

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A livello più semplice si può scrivere una lunga lista di accuse che si hanno verso colui/colei che vogliamo perdonare, elencando tutti i tori che ci sembra di avere subito in questo modo:
Ti perdono perchè...
Ti perdono perchè...
Ti perdono perchè...
...
In seguito bisogna poi mettersi nei panni dell'altro ed elencare i torti che ci sembra di aver fatto noi, o perlomeno quei comportamenti che possono aver scatenato nell'altro certe reazioni, elencandole così
Mi perdono perchè...
Mi perdono perchè...
Mi perdono perchè...
...
Per chi ha subito violenze da bambino è un lavoro più difficile, ma si può lavorare sul fatto che l'adulto o il genitore abbia a sua volta subito violenze da piccolo (come molto spesso accade) , e in quel momento stesse ripetendo uno schema scatenato dal fatto di sentirsi incapace come genitore o stimolato dalle violenze che aveva subito a sua volta e che erano rimaste sepolte nell'inconscio.
Dunque ad es.
Mi perdono per aver scatenato in te la tua violenza inconscia
Mi perdono per averti ricordato com'è stata difficile la tua infanzia
Mi perdono per averti fatto sentire inadeguato come genitore
etc.
Solo dopo queste fase di rilascio della rabbia (o di "accusa"

si può approdare alla fase di perdono vera e propria, e lo stato di coscienza dovrebbe sorgere in modo spontaneo. E' uno stato di pace che conduce addirittura alla gratitudine e poi all'amore verso quella persona, perchè ci ha permesso di guarire noi stessi attraverso il perdono.
E' uno stato che si attiva completamente quando ci si rende profondamente conto di non essere separati da chi ci ha fatto un torto, e che quella apparente ingiustizia ce la siamo scelta per poter crescere o per poter bilanciare antiche relazioni di vittima/carnefice.
Uno stato di coscienza così espanso però come vedi bene non può essere forzato, lo si raggiunge gradualmente, e magari sarà necessario ripetere il processo di perdono più e più volte... nel caso dei genitori e di violenze subite, talvolta serve un'intera vita. Quando il genitore invecchia, diventa fragile o addirittura ammalato ed è richiesto di accudirlo negli ultimi momenti della vita, quella è spesso un'altra grande occasione che lo Spirito ci dona per poter perdonare completamente.
Non dico che sarà così anche per te, mi pare anzi che tu stia facendo un lavoro bellissimo e sei ancora giovane, avrai modo di raggiungere il totale perdono in poco tempo; ma lo scrivo più che altro per chi ci leggerà in seguito.
Può anche esserti utile questo articolo:
https://accademiainfinita.it/blog/12-coscienza/1133-le-fasi-del-perdono-nel-percorso-evolutivo
Qui invece ho condivido alcune meditazioni sul perdono:
https://accademiainfinita.it/meditazioni-guidate/pro/917-perdono-serie-di-meditazioni
Abbraccio