Caro Niccolò,
è un po' che non scrivo ma ora avrei qulche dubbio da porti. In questi mesi ho vissuto un bellissimi corso di yoga sciamanico che mi ha aiutata a connettermi con la mia essenza distogliendomi, a volte, da quei pensieri negativi che ancora mi perseguitano. Da qualche settimana ho trovato un lavoro come baby sitter; mi piace trascorrere del tempo con i bambini che sono pura energia libera e pura. Abbiamo tanto da imparare e forse riconnetterci con quella parte di noi non può che farci bene. Come ogni esperienza lavorativa che affronto però iniziano a presentarsi dei pensieri negativi e catastrofici. Se prima temevo di stare male, svenire, o altro ora temo per coloro che assisto e penso di poter essere causa del loro male. Mi chiedo perchè non riesca a concedermi un'esperienza positiva, spensierata, gioiosa, di vicinanza alla vita fatta di amore. Cerco di lasciare andare questi pensieri e li immagino scorrere senza dargli peso ma non sempre riesco e allora cerco di trovare spiegazioni. Quanto è utile per noi fare dietrologie quando avvengono questi arrovellamenti della mente? Ha senso trovare un perchè e un messaggio o sono solo convinzioni limitanti che ormai hanno preso l'abitudine di vivere dentro di noi? Non riesco neanche ad uccidere una formica eppure la mia testa mi confonde facendomi pensare il contrario...perchè la mente non si concede di amare in sintonia con ciò che siamo? pensavo al tuo corso sul mantra silenzioso...sicuramente può ristabilire un po' di pace e connessione con il mio sè. Ti ringrazio
Usa i commenti solo per testi brevi. I commenti NON sono anonimi.