Stai interpretando il karma come qualcosa di negativo, il che è scorretto.
Il karma è solo il continuo bilanciamento della vita. Non ha senso pensare di "svincolarsi" da esso, in quanto senza bilanciamento tutto andrebbe nel caos.
Ha invece senso pensare di imparare a vivere la legge di compensazione (o karma) con saggezza, imparando a volare alto sopra le tendenze vittimistiche del piccolo io, e abbracciando l'atteggiamento saggio e amorevole del grande IO.
Questo, è certamente ciò che accade nel nostro procedere lungo il cammino evolutivo.
Ciò che hai seminato, lo devi raccogliere e bilanciare per forza, che sia positivo o negativo. Ma questa legge non è necessariamente matematica, ne è lineare come la nostra mente razionale tende a pensare.
Ciò significa ad esempio che anche avendo seminato molti semi negativi, un solo impulso di purissimo Amore può bilanciare quell'ombra talvolta.
Pensa alla storia biblica del figliol prodigo: le porte del Padre sono sempre aperte, soprattutto per chi a lungo si è perduto... perchè è proprio quel perdersi e seminare lungamente semi negativi, che spesso spinge un'Anima a fare un balzo verso la positività. Pensa alla conversione di Paolo di Tarso, per restare in tema biblico.
Le conversioni sono tanto più potenti tanto più l'anima ha vissuto nell'energia opposta a quella dell'Amore positivo.
Quindi non temere il karma, nè temere di perderti nella negatività... ma abbraccia piuttosto la possibilità di perdonare e essere perdonato, continuamente e costantemente. Il perdono, è la chiave che apre le porte del Paradiso.
Abbraccio