Ciao,
Mi ritrovo molto all'interno di una struttura bipolare. Niccolò nel video parli di contatto col Divino, esprimendo il proprio stato d'animo. Posso chiederti come, nel tuo caso, riesci ad esprimerti? Ovvero, a me capita che in queste occasioni ho tantissime voci dentro la testa e il contatto con il Divino e davvero difficile, di conseguenza discernere il pensiero "giusto o dello Spirito" è veramente arduo.
La mia personale modalità, nei momenti di crisi "media" che vivevo fino ad alcuni anni fa, è sempre stata quella di uscire all'aperto e camminare. Mi sfogavo parlando a voce alta, come se parlassi a qualcun altro (Il Divino è il mio psicologo). Mi sfogavo e camminavo finchè non avevo esaurito un po' della carica emozionale. A questo punto, se avevo fatto un buon lavoro, di solito accadeva che cominciavo a rispondermi, prima timidamente, e poi sempre più intensamente, entrando in uno stato diversificato di coscienza dove era il mio Divino a parlare attraverso di me. Le parole che mi diceva erano sempre molto semplici, banale se fossero udite da fuori, ma ciò che stimola la guarigione è lo stato di coscienza da cui esse fluivano.
Ora, questa è la mia modalità personale, e di sicuro non è detto che sia funzionale per tutti. Io ho dei livelli di comunicazione verbale molto sviluppati (parlare mi porta in stati espansi di coscienza) per cui uso questo strumento in modo spontaneo.
Nelle crisi "forti" invece facevo camminate più intense, o comunque facevo qualcosa per stancare il corpo e scaricare le emozioni attraverso il movimento. Poi mi stendevo sulla terra nuda se possibile e lasciavo che essa assorbisse la sofferenza. Mi affidavo completamente abbandonandomi alla terra, finchè non sentivo che qualcosa cambiava nel mio stato di sofferenza.
Stancare il corpo e usarlo per scaricare il dolore è molto utile quando non riesci a mettere in pratica strumenti più mentali. Cammina all'aperto in modo energico (possibilmente nella Natura) e permettiti di spurgare.
Lo stato di confusione rende opaca la comunicazione con il Divino, in quei momenti la modalità più efficace e distaccarsi dalla mente facendo qualcosa che non richiede il ragionamento.
Nel tempo ho usato anche modalità più quiete e gentili (simili a quelle condivise nel corso), dipende molto da come uno si sente, e dal grado di confusione presente.
Da come descrivi il tuo processo comunque è chiaro che ti stai distaccando molto bene dal personaggio della vittima, questo è fondamentale. Anche se non ti porta immediato e duraturo benessere di sicuro puoi già percepire quanta consapevolezza in più viene liberata.
Abbraccio
Un abbraccio ancora,
Emanuele