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  26 Gennaio 2019
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Ciao a tutti ragazzi e ragazze,

sto passando un periodo complesso. La mia consapevolezza è sicuramente meno stabile rispetto a periodi più tranquilli. Conseguentemente, i momenti di valle di ora diventano proprio destabilizzanti a volte. La confusione spicca il volo e diverse decisioni diventano un conflitto interiore, anche le più banali. Fortunatamente però, la parte più profonda di me cerca di ristabilire equilibrio poi. Con fatica, ma alla fine ci riesce.

Sfortunatamente, mi dispiace molto il fatto che non riesca a gestire con più tranquillità questi momenti di down. Forse non riesco a fare tesoro della sofferenza. Forse ho paura di aver perso una certa capacità di resilienza che inevitabilmente mi riporta indietro nel tempo, dove la mia consapevolezza era nettamente meno cosciente. Il fatto è che non riesco ad accettare e vivere con serenità il momento di deserto che ho davanti e il senso di solitudine che esso stesso comporta.

Di recente ho scritto come sia uscito da due relazioni per me molto importanti. Una con un amico e una con la mia ex ragazza. Mi ha risposto Niccolò e anche altri. Le loro risposte mi sono state di notevole aiuto. Grazie ancora! Ma ora, come potrei affrontare questo deserto sociale che sento? Il mio amico e la mia ex ragazza erano senza dubbio i rapporti più importanti e vicini che avevo (esclusa la famiglia). Mi mancano le semplice uscite al cinema, a bere qualcosa, a fare una gita, a vedere una mostra, a condividere tempo con altri amici, si allontanano sempre più.

Ho iniziato a lavorare come volontario e barman ad un circolo, ma mi sento spaesato e impaurito. A volte la serata va bene, ma quando avverto piccole sensazioni negative, come può essere un pregiudizio altrui, subito la mia testa mi conduce verso una sensazione di malessere e di inadeguatezza. Questo ovviamente non mi fa vivere bene la serata. Pensavo di averli superati questi momenti tristi appartenenti a un vecchio passato, ma la solitudine odierna mi ci sta riportando dentro.

Il mio cuore sa che ritornare dalla mia ex e dal mio amico non è cosa buona. Questo perché sono arrivato ad un punto, in cui sapevo che il rapporto con loro non sarebbe più potuto andare avanti. Mi chiedo allora, come possa essere applicabile il perdono? Se il perdono non è reciproco o se dopo aver perdonato gli errori dell'altra persona, questa ritorna nuovamente sui suoi passi. È vero che il perdono è anche perdonare se stessi e fare oro delle ferite, però è anche vero che queste non possono essere perdonate all'infinito se vengono ripercosse dagli stessi soggetti in maniera seriale.
Perché, nonostante io voglia iniziare e attraversare una nuova fase (già ci sono dentro), ancora continuo ad essere legato al passato?
Perché non riesco a sciogliermi e vivere questo momento in maniera più leggera?

Voglio conoscere nuove persone, ma il mio stato d'animo di dipendenza o di paura non mi permette di sbloccare la situazione.
Ciao Emanuele,
ti sento.

Mi chiedo allora, come possa essere applicabile il perdono? Se il perdono non è reciproco o se dopo aver perdonato gli errori dell'altra persona, questa ritorna nuovamente sui suoi passi.

Il perdono (quello vero) è sempre incondizionato. Non importa se l'altro non capisce, se torna all'attacco, se non perdona a sua volta. Il nostro lavoro è perdonare per sciogliere un legame energetico che ci trattiene in una vecchia dinamica, non possiamo fare la parte di lavoro che spetta all'altro.
Sta a noi però evitare di tornare a nutrire eventuali relazioni tossiche che non ci servono più. In altre parole, bisogna perdonare, e poi lasciare andare e passare oltre.
Voglio conoscere nuove persone, ma il mio stato d'animo di dipendenza o di paura non mi permette di sbloccare la situazione.

Quanto ho vissuto momenti i deserto simili a quelli che descrivi, mi ha aiutato molto frequentare gruppi di meditazioni, di teatro, o comunque in cui si faceva un lavoro su di sé e c'era la possibilità di entrare in intimità con persone che sentivi in risonanza.
Per la sensibilità che hai e che emana dalle tue parole, secondo me è più difficile trovare relazioni appaganti semplicemente frequentando le situazioni "mondane", forse la tua Anima ha sete di amicizie con cui condividere qualcosa di vero (anche se è semplice come bere una birra insieme).

Un'altra cosa che ho sempre praticato e che pratico ancora talvolta è sedermi di tanto in tanto in meditazione, lasciare andare quelle tristezze e solitudini che sento, e immaginarmi in un grandi cerchio di amici, in cui tutti ci teniamo per mano. Sento le loro mani nella mia, i loro occhi nei miei. Cantiamo insieme e danziamo, ci sorridiamo e condividiamo.
Quando sono entrato bene i questa energia, lancio l'intento di guarire tutte le mie relazioni e di incontrare sempre di più gli amici quelli veri, quelli che ci portiamo dietro dall'alba dei tempi, di vita in vita... 3un po' come se lanciassi u raggio di segnalazione... "io sono qui", dico loro "sono pronto a ricevervi e a riconoscervi".

E' una pratica semplice ma potente, naturalmente se fatta senza aspettative e con leggerezza. Mi fa sorridere quanto sia potente: proprio pochi mesi fa ho conosciuto un amico di amici, poi siamo tornati a cena qualche giorno dopo e lui guardandomi negli occhi mi ha detto "sono contento di averti ritrovato, amico mio".

A volte sono gli altri a riconoscerti per primi, a volte siamo noi a farlo. Non ha importanza, l'importante è essere aperti, viaggiare a cuore aperto e sentire di portare sempre con sé quel grande cerchio di amicizie antiche... comincerai a sentirti nel vortice e ad attirarle per sincronicità, ma certo devi fare il primo passo di andare nel mondo e frequentare persone nuove, avere esperienze di condivisione, difficile che ti vengano a bussare alla porta di casa anche se non con un forte intento succedono anche queste cose :)

Abbraccio
circa 5 anni fa
·
#1797
A me aiutano i numeri, non so se è una mia distorsione, perciò chiedo a Niccolò eventualmente di "censurarmi"... , ma ho provato a fare i gioco delle sincronie con i numeri doppi o tripli ...su internet trovi il loro possibile significato alchemico che è sempre collegato ad un incoraggiamento ed ad una connessione con Angeli e/o Maestri Ascesi...be'...lo faccio con leggerezza...ma quando mi arrivano vedendoli nel cellulare, in una targa di una macchina o in un cartello, magari proprio in quei momenti di cui parli tu, Emanuele...be' è proprio un'iniezione di energia Buona!! le mie vibrazioni si alzano e ....prima di tutto ci si sente meglio...e poi l'intuizione ha più spazio per creare nuovi scenari !
circa 5 anni fa
·
#1820
Ciao Emanuele,
io mi riagganciavo al discorso di un video di Niccolò sulle sincronie, diceva che all’inizio devi forzare un po’ la cosa, giocando ... e interpretare certi fatti come sincronici (cioè non casuali ma in qualche modo creati/ richiamati da te e dalle tue vibrazioni).
Allora io ho incominciato a fare questo gioco con i numeri, perché mi aveva affascinato il significato alchemico dei numeri doppi e tripli; alla fine ogni giorno in media io vedo almeno una decina di numeri doppi o tripli, questo mi Aiuta nei momenti down perché mi sembra che qualche entità superiore in connessione con me voglia proprio a me indirizzare quel bel significato alchemico di incoraggiamento che quel numero doppio rappresenta...nei momenti up invece sembra che mi dica continua e accelera ! La direzione è giusta!
Ora, più volte mi dico che forse tutto questo è autosuggestione... ma anche se così fosse, il risultato è raggiunto, perché io mantengo alte le vibrazioni o comunque se sono basse recupero facilmente.
L’intenzione della mia condivisione era di dirti che, aldilà di muoverti verso il nuovo ( vedi amicizie e ambienti più stimolanti ) ci sono comunque tanti momenti in cui stai e ti senti solo e allora se associ ad un particolare fenomeno ( nel mio caso i numeri che tra l’altro Niccolo diceva essere molto comune ) un significato che per te ha un senso, ed un senso che ti aiuta, questo fenomeno se vi inizi a giocare come ho fatto io, all’inizio sarà semplicemente un gioco e poi quando si innesca il meccanismo della ripetitività sincronica magari ti aiuta a rimanere centrato, non sentendoti più troppo solo... questo é quello che vivo io... poi però non so se può avere un senso per te...spero di essermi slegata meglio.
circa 5 anni fa
·
#1821
Ciao,
mi permetto di inserirmi nella discussione per portare la mia esperienza di sincronicità e magia nella vita.
Come credo di avere già scritto in questo forum, io vedo il numero 47 da anni, ripetutamente durante la giornata. Non solamente sulle lancette dell'orologio, anche in situazioni diverse, non prevedibili. Dopo alcuni anni passati ad interrogarmi sul significato di questa percezione, ho "compreso" che si tratta di un messaggio. Non so da dove venga, forse arriva proprio da me stessa, tuttavia mi consola e mi sostiene. Sulla scia di questo approccio sensoriale, ho iniziato a considerare molti avvenimenti, anche all'apparenza banali, come magici. E a considerarli un segno. Un incontro, un libro, il compiersi o il non compiersi di qualcosa ("le sincronicità spiacevoli";), tutto letto come messaggi o "fatti" con un significato altro. Oltre a rendere più divertente la mia vita, la rende più interessante. Io so che c'è una parte di me che comunica con me.
Infine: questo vale anche per le scelte da compiere. Ascolto questa parte di me e le chiedo di darmi una mano a decidere o a non decidere. Talvolta mi passa indicazioni che non piacciono alla mia mente. Ho fatto però esperienza che non sbaglia. Ma su questo punto ho ancora molta strada da fare.
Spero di essere stata d'aiuto
Abbraccio
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